Autostrade per l’Italia: partono i test sulla guida autonoma
Autostrade per l’Italia punta sulla sicurezza sperimentando, per la prima volta su di un tratto autostradale aperto al traffico, la guida autonoma.
Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel raggiungimento di quell’ambizioso programma che l’AD di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi ha annunciato.
Un piano quello di ASPI che vuole rivoluzionare la mobilità, rendendola più sicura, più efficace e veloce, più attenta alle nuove tecnologie.
Ulteriori test su strada di veicoli dotati di ADAS di livello 3/4 saranno svolti nei prossimi mesi anche in galleria, tratto dove in assenza di rete, la tecnologia deve essere ancora più raffinata ed evoluta per mantenere sempre un contatto esterno.
Autostrade per l’Italia rappresenta la prima concessionaria nel nostro Paese a consentire la circolazione su strada per una tipologia di veicoli dotati di avanzati sistemi di assistenza alla guida.
Secondo il Decreto Ministeriale 70 “smart roads” ASPI affiancherà il Politecnico di Milano, l’Ateneo che ha recentemente ottenuto l’autorizzazione a questa tipologia di prove.
Un ambizioso programma supportato dall’Osservatorio tecnico di Supporto per le Smart Road e per il Veicolo Connesso e Guida Automatica del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Guida autonoma: test su strada per Autostrade per l’Italia
Le prime prove sono partite lo scorso luglio lungo la A26 dove delle vetture dotate di guida autonoma hanno percorso 20 km.
In questo tratto erano presenti anche gallerie che di fatto “tagliavano” ogni possibile segnale con la rete mettendo realmente alla prova l’efficacia degli ADAS e del collegamento in rete con il tratto autostradale.
Ulteriori test sono proseguiti per 30 km sempre sulla A26, questa volta anche passando per la Valsesia (tunnel).
Tutti i test si sono svolti nella massima sicurezza, secondo quanto prescritto dall’attuale normativa vigente.
I test su strada della guida autonoma svolti da ASPI sono estremamente utili per valutare una serie di parametri:
- localizzazione del percorso
- rilevazione della segnaletica stradale orizzontale e verticale
- copertura satellitare GNSS.
La sperimentazione consentirà a Movyon, centro di eccellenza che opera nella ricerca e innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia nonché realtà leader nei servizi di Intelligent Transport System, di individuare le azioni e le tecnologie da introdurre lungo la rete autostradale.
Per garantire la massima sicurezza ed efficacia della guida autonoma le vetture devono essere in grado di leggere la strada. In quest’ottica ASPI sta dotando alcune tratte autostradali di una tecnologia in grado di segnalare con anticipo al veicolo la presenza di eventuali pericoli, ad esempio cantieri o code.
Nei primi mesi del 2024, saranno svolti ulteriori test in un tratto autostradale aperto al traffico: la galleria Valsesia.
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Lo scopo è quello di verificare l’affidabilità degli ADAS e la precisa localizzazione del veicolo attraverso antenne presenti nei tunnel.
Autostrade per l’Italia ha nei mesi scorsi avviato la sperimentazione di un sistema che consente al veicolo di comunicare con l’infrastruttura anche in assenza del segnale satellitare.
Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, in merito alla sperimentazione sulla guida autonoma ha dichiarato che si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la digitalizzazione e la decarbonizzazione, per garantire servizi sempre più innovativi e vicini alle esigenze dei clienti.