Bus turistici e ZTL: il rapporto di ANAV alla BIT 2025
“Bus turistici e ZTL: una convivenza possibile (?)”. È questa la domanda lanciata dall’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (ANAV) alla BIT 2025 a Milano-Rho questo lunedì, 10 febbraio, in occasione della fiera dedicata alla mobilità turistica in Italia.
Con l’omonimo rapporto presentato durante il convegno, l’Associazione di Federturismo e Confindustria – che rappresenta le principali imprese di trasporto passeggeri – ha evidenziato a enti e professionisti di tutto il mondo un tema di grande attualità per il futuro del settore: le regolamentazioni degli accesi gli autobus turistici nelle zone a traffico limitato italiane.
Si tratta di un’emergenza che deve essere affrontata quanto prima per armonizzare il quadro italiano e tutelare il futuro del turismo in autobus, anche alla luce delle nuove sfide dettate dall’intero periodo giubilare.
ANAV a Bit 2025, Biscotti: “Turismo in autobus penalizzato da una tripla tassa”
L’intervento di ANAV si è focalizzato sulle profonde disparità che gravano sugli autobus turistici.
Le difficoltà che deve affrontare il settore riguardano, in particolare, i complessi sistemi di tassazione e restrizioni, i costi elevati e gli ostacoli burocratici; un mix che penalizza il comparto del TPL rispetto ad altre forme di trasporto e che rischia di compromettere il futuro del turismo in autobus; un settore fondamentale per l’economia nazionale.
Questa emergenza, come ha spiegato Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, consegue a “all’assenza di iniziative concrete volte alla razionalizzazione del sistema di tariffazione degli accessi degli autobus turistici ai centri urbani”. Si tratta di un fenomeno che coinvolge oggi “oltre 50 città italiane, ciascuna con un proprio sistema di prelievo, per un gettito fiscale per le casse dei comuni interessati di circa 100 milioni di euro annui”.
Secondo le dichiarazioni di Biscotti, questo sistema risulta oggi estremamente oneroso soprattutto nelle città di maggior richiamo turistico, che applicano le tariffe più elevate e per i turisti che pernottano in città dove vige anche l’imposta di soggiorno. “A Roma, ad esempio, ma lo stesso vale per Firenze e Venezia, il turista che arriva in autobus e che pernotta in città arriva a pagare il triplo e cioè oltre 20 euro al giorno contro i 6/7 euro pagati da un turista che pernotta in città ma viaggia con un altro mezzo di trasporto e tutto questo – prosegue Biscotti – non è giustificato da ragioni ambientali.”
Secondo Biscotti, non dovrebbe sorprendere dunque se, come anche evidenziato dal rapporto di ANAV, “pur a fronte del sensibile aumento di arrivi e presenze turistiche, in alcuni casi anche superiori al 2019, i dati relativi agli accessi dei bus turistici registrino invece, rispetto allo stesso anno, un’importante flessione, superiore anche al 30%”.
Il problema, ha ricordato Biscotti, risiede “nell’assenza di criteri e regole comuni, che lascia di fatto alle scelte delle amministrazioni comunali la definizione di parametri ed entità delle tariffe, come ben dimostra la recente esperienza di Roma, che per l’intero periodo giubilare ha addirittura triplicato l’accesso dei bus turistici alla ZTL urbana”.
Alla luce di questa situazione, l’obiettivo di ANAV è favorire soluzioni più eque e non discriminatorie, che si traducono in sistemi di prelievi a favore di un nuovo equilibrio nel campo della mobilità urbana, con misure attente sia al turismo sia alla sostenibilità economica delle città italiane.
Da qui, la richiesta di ANAV di una rapida approvazione dell’atteso decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a favore di una razionalizzazione del sistema delle tariffe massime di accesso alle ZTL per il rilancio del settore e della mobilità turistica per i centri storici italiani.
Come è emerso dal rapporto, la priorità per ANAV è sostenere e incentivare la mobilità turistica in autobus, quale “mezzo di trasporto collettivo, rispettoso dell’ambiente, che produce minime emissioni per passeggero e libera spazi riducendo il numero di autovetture in circolazione, oltre che inclusivo e con grande valenza sociale”.