Codice della Strada: sospensione della patente per chi usa il cellulare
Il pacchetto di 70 emendamenti approvato dalla commissione Trasporti della Camera arriverà il 1° marzo in Aula. Successivamente ci sarà l’esame in Senato
Un nuovo Codice della Strada che, se approvato in via definitiva, modificherà profondamente le regole per chi si mette alla guida. Il pacchetto di 70 emendamenti approvato dalla commissione Trasporti della Camera arriverà il 1° marzo in Aula. Successivamente ci sarà l’esame in Senato.
L’attuale Codice della Strada – approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285 – si compone di 245 articoli. È accompagnato da un Regolamento di attuazione che comprende 408 articoli e 19 appendici ed è entrato in vigore il 1° gennaio 1993.
Nuovo Codice della Strada: pene più severe
In Commissione sono stati esaminati più di 770 proposte di modifica. Al netto di quelli identici, gli emendamenti approvati sono stati 70: 40 di maggioranza, 18 trasversali e 12 di opposizione.
I deputati della Lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo e relatore), Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto hanno spiegato che sono state portate avanti battaglie importanti della Lega come pene più severe per chi guida sotto uso di stupefacenti o alcol, obbligo di casco, targa e assicurazione per i monopattini, tolleranza zero per chi abbandona gli animali per strada.
Ma anche regole chiare per uso di autovelox che “devono prevenire e non servire per far cassa”.
Cellulare alla guida:15 giorni di sospensione per la patente
Il pacchetto di misure inasprisce le sanzioni per chi viene sorpreso al volante mentre parla al cellulare: quindici giorni di sospensione della patente di guida al conducente sorpreso alla guida mentre usa “apparecchi radiotelefonici”, ovvero smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante, salvo nei casi in cui usi il vivavoce o gli auricolari.
A determinare il periodo di sospensione saranno i punti presenti sulla patente al momento dell’infrazione:
- la sospensione sarà di una settimana se i punti saranno 10 o più di 10
- due settimane se i punti saranno inferiori a 10.
Neopatentati: numero minimo di guide per il foglio rosa
La Commissione trasporti ha stabilito che, pur restando fermo il divieto per i neopatentati, che passa da 1 a 3 anni dal conseguimento della patente, di guidare veicoli di grossa cilindrata, fosse necessario fissare un limite di potenza più alto, in modo da tener conto della cilindrata di un’autovettura di media potenza.
Leggi anche – Sciopero treni 23 febbraio 2023: ritardi, cancellazioni e treni garantiti
Sciopero treni 23 febbraio 2023: ritardi, cancellazioni e treni garantiti
Il divieto di guida scatta da una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW mentre l’attuale Codice prevede invece il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture
Il nuovo Codice della strada introdurrà, come condizione per il rilascio del “foglio rosa”, l’obbligo di effettuare un numero minimo di esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna con un istruttore abilitato e autorizzato.
Tra le novità anche quella del divieto di trasportare uno o più passeggeri su ciclomotori e motocicli per i titolari di “foglio rosa”.
Prevista anche un’adeguata attività formativa, “anche con l’ausilio di simulatori di guida”.
Nuovo Codice della Strada: arrivano i barcavelox
Implementato anche l’obbligo di sottoporre gli autovelox a verifiche periodiche al fine di garantirne la funzionalità, come richiesto dalla Corte costituzionale.
Nasce anche il concetto di multi-sanzioni. Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, di competenza dello stesso ente e in un periodo di tempo di un’ora, si prevede il pagamento di una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevole.
Arrivano anche i barcavelox, dispositivi di controllo della velocità delle imbarcazioni.
Un’altra modifica al ddl padre prevede che in sede di riforma del Codice della strada si tenga conto della necessità di destinare le entrate derivanti dalle sanzioni per violazioni dei limiti di velocità in via prioritaria a interventi per la sicurezza dalla circolazione stradale.