Cooperazione transfrontaliera. Più sicurezza nei porti italiani e francesi
Genova, Savona, La Spezia e Livorno sono i quattro porti italiani coinvolti, assieme allo scalo corso di Bastia, nel progetto europeo “Vento, Porti e Mare” per il monitoraggio e la previsione del vento e del moto ondoso dell’Alto Tirreno. Entrata ormai nella sua fase intermedia, l’iniziativa sviluppatasi nell’ambito della cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, vede come capofila l’Autorità Portuale di Genova e ha come scopo l’accesso in sicurezza alle aree portuali grazie a un sistema integrato di monitoraggio e previsione del vento e del moto ondoso nello specchio acqueo antistante ai principali porti italiani e francesi.
L’obiettivo è quello di fornire misure e previsioni a breve (30’-90’) e medio termine (12-72 h) accessibili in tempo reale sul web. Come si legge sul portale del progetto, “l’entrata e l’uscita dai porti sono infatti fra i momenti più critici di tutta la navigazione, soprattutto per gli spazi ridotti di manovra e i tempi limitati di reazione in caso di pericolo, ad esempio per forti raffiche di vento o onde molto alte che causino bruschi cambiamenti di rotta, potenzialmente disastrosi se non previsti in anticipo”.
Attraverso innovativi strumenti di misura del vento e del moto ondoso, un modello di simulazione del moto ondoso e la realizzazione dell’interfaccia di tale modello con i modelli di simulazione del vento già realizzati, si sta lavorando a un modello previsionale destinato principalmente a coloro che sono deputati a garantire la sicurezza degli scali, come capitanerie, piloti, rimorchiatori e ormeggiatori. Anche gli utenti in mare o in banchina avranno accesso a questi dati grazie a una nuova interfaccia per smartphone. I risultati di “Vento, Porti e Mare” sono un tassello superiore rispetto a quanto già realizzato col precedente progetto “Vento e Porti”, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.