Dramma maltempo in Emilia Romagna. Morti, dispersi, inondazioni e strade chiuse
Pioggia torrenziale almeno fino a mezzogiorno
Drammatico bilancio del presidente della Regione Stefano Bonaccini sulla notte appena trascorsa. Il ciclone abbattutosi sull’Emilia Romagna ha messo in ginocchio l’intera regione.
“L’Emilia-Romagna ha appena trascorso una notte drammatica. – ha dichiarato sui social Bonaccini – Dopo una giornata tremenda come quella di ieri. 14 fiumi sono esondati in più punti, con conseguenze pesantissime. Decine di comuni colpiti. Moltissime strade sono interrotte. Solo in mattinata avremo un quadro più chiaro su danni, conseguenze, evacuati. Al momento contiamo due vittime e quattro dispersi. Buona parte del nostro territorio è irriconoscibile”.
In molte zone i sindaci hanno invitato i cittadini a salire sui tetti a causa dell’esondazione dei corsi d’acqua. L’allerta è ancora al massimo in tutta la Regione. Si prevedono infatti almeno altri 60 millimetri di pioggia fino a mezzogiorno.
Il presidente Bonaccini ha lanciato un appello:
“Sono in contatto continuo con il Governo, al quale abbiamo chiesto di mobilitare tutti i mezzi possibili per far fronte all’emergenza. E continuo a chiedere a tutti voi la massima prudenza. Non avvicinatevi ai fiumi, chi abita in zone vicine ai corsi d’acqua salga ai piani alti. Non muovetevi se non per necessità e seguite le indicazioni dei vostri sindaci e delle autorità competenti”.
Le indicazioni della Protezione civile
“È complessa la viabilità, con molte strade allagate, gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati, ci sono problemi anche sulla viabilità nazionale, – ha spiegato Titti Postiglione, vicecapo della Protezione Civile – si consiglia di evitare alcune arterie e sono sconsigliati i movimenti da sud. C’è l’interruzione dei servizi ferroviari regionali e tutta la tratta adriatica deviata sulla tirrenica; l’invito è adottare misure di massima cautela, l’emergenza non è assolutamente finita, bisogna ascoltare le indicazioni, le operazioni di soccorso possono essere complesse e mettere a rischio i soccorritori”.
Gli evacuati
Novecento persone evacuate in Emilia Romagna, con strutture allagate e fiumi in piena o esondati. A Cesena la gente è stata costretta a salire sui tetti.
Anche Marche e Abruzzo sono alle prese con frane e fango mentre nel Veneto, con il ritorno dell’acqua alta, è stato nuovamente disposto l’innalzamento delle barriere del Mose.
Isolata Lutirano, frazione di Marradi, comune del Fiorentino situato sul versante romagnolo dell’Appennino. Il territorio, a causa del maltempo, è interessato da diverse frane e smottamenti che bloccano le strade.
Tunnel e ponti bloccati oltre a molte strade della città non percorribili a Riccione. Allagato il piano terra del pronto soccorso dell’ospedale cittadino.