Micromobilità: previsto per il 7 settembre un incontro degli opertatori con Mims e Anci
Definire nuove linee guida sulla circolazione e sul parcheggio, in modo da garantire maggiore sicurezza e decoro urbano: è questo lo scopo principale che gli operatori dei monopattini in sharing avranno il prossimo 7 settembre con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e l’Anci.
A riguardo, Assosharing, l’associazione della sharing mobility, ha fatto sapere che gli operatori sono già impegnati ad attuare alcune importanti iniziative, già condivise anche in audizione Parlamentare, tra cui la riduzione delle velocità massima di circolazione per i monopattini, riducendola da 25km/h a 20km/h, al fine di diminuire potenziali rischi e migliorarne il controllo durante la guida. Analogamente, sono già state avviate interlocuzioni con alcune Amministrazioni mirate a identificare soluzioni tecnologiche che, combinate con una maggiore infrastruttura di postazioni di parcheggio, siano in grado di garantire una gestione della sosta più ordinata.
Monopattini: cosa sta cambiando?
In materia di sicurezza – aggiunge Assosharing in una nota – l’obbligo di casco va assolutamente confermato per i minori, rimanendo così allineati agli altri stati europei. L’estensione dell’imposizione all’intera platea degli utilizzatori, soprattutto in un servizio di sharing, creerebbe un’anomalia tutta italiana, che porterebbe inevitabilmente le aziende a concentrare gli investimenti in altri paesi, mettendo a rischio un settore che in Italia conta complessivamente circa 2000 posti di lavoro e milioni di utenti.
Gli operatori hanno inoltre manifestato la disponibilità a programmare investimenti certi e definitivi nel tempo per migliorare i propri mezzi, come l’inserimento, su tutti i nuovi modelli, degli indicatori di direzione (frecce), di doppio freno e di ruote più robuste. I servizi di mobilità sharing, anche grazie al consistente impegno finanziario assunto per aumentarne la diffusione, sono ormai nei piani urbani di mobilità sostenibili delle maggiori città italiane. Gli operatori, a fronte di stabilità normativa e certezze per il settore, sono pronti a garantire ulteriori investimenti di lungo periodo nel Paese, nell’ottica di promuovere modelli sempre più sostenibili ed in linea con le nuove necessità dettate dalla pandemia da Covid-19.