Mobilità dolce: accordo Regione Lombardia-Università di Bergamo per sviluppare la ciclabilità
Individuare strategie per lo sviluppo della ciclabilità nel territorio sud ovest della provincia di Bergamo.
Con questa finalità Regione Lombardia e Università degli Studi di Bergamo hanno firmato un accordo che prevede anche un contributo di 25.000 euro stanziati dalla Regione a favore dell’Ateneo per la realizzazione di uno studio di valutazione delle potenzialità dello ‘shift modale’ sulla ciclabilità nell’ambito del territorio sud ovest della Provincia di Bergamo.
In particolare l’ambito territoriale di analisi riguarda il territorio indicativamente delimitato a nord dalla Città di Bergamo e dalla linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro, a ovest dal fiume Brembo, a est dalla SP ex SS 591 e a sud dalla SP 112.
“È importante prospettare soluzioni ciclabili che coprano direttrici sovracomunali, integrando e connettendo in modo sistematico le iniziative già presenti nei singoli Comuni – ha commentato l’assessora alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Terzi –. L’obiettivo è realizzare infrastrutture ciclopedonali, anche extraurbane, che possano favorire un cambiamento delle abitudini e dunque invogliare un numero sempre maggiore di persone a scegliere la bicicletta come mezzo per gli spostamenti quotidiani. Al centro del progetto c’è l’intermodalità come paradigma della mobilità sostenibile: lo studio analizzerà infatti anche la possibilità di collegare, in condizioni di sicurezza, i poli universitari di Bergamo e Dalmine con le stazioni ferroviarie”.
Centro Nazionale sulla Mobilità Sostenibile
Lo studio si propone di mappare i percorsi ciclopedonali esistenti, analizzare la domanda di utenti attuali e potenziali e identificare i possibili interventi su cui concentrare gli investimenti, in modo da garantire maggior continuità alla rete ciclabile. Il documento dovrà essere ultimato entro la fine del 2022
“Siamo soddisfatti – sottolinea Paolo Malighetti, docente di Ingegneria economico-gestionale dell’Università degli studi di Bergamo – di ricevere dalla Regione Lombardia un compito che è prodromico alle attività del nascente Centro Nazionale sulla Mobilità Sostenibile, finanziato con il PNRR, che coinvolge 25 Università e Centri di Ricerca e 24 Imprese. Unibg è uno dei 14 spoke, precisamente quello dedicato alla Mobilità dolce. L’obiettivo della collaborazione con la Regione, pur nel suo riferimento territoriale, è quello di pensare alla ciclo-pedonalità come strumento per lo shift modale almeno nei tragitti entro i 10 chilometri. Oggi mancano le infrastrutture, si sottovalutano le potenzialità della mobilità dolce e si pensa troppo localmente. Saremo da stimolo per i progetti dei Comuni e di supporto per le politiche regionali volte a favorire una mobilità più sostenibile”.