Un futuro a pedali per la sostenibilità: in arrivo mOOve, la nuova pista ciclabile hi-tech
Allo scopo di innovare il settore delle infrastrutture bike friendly, la startup milanese Revo ha realizzato mOOve, un tappeto modulare, in plastica o gomma riciclata, che può essere fissato su qualsiasi superficie già esistente. Non c’è quindi bisogno di scavi né di cantieri stradali e i tempi d’installazione si riducono, come anche i costi di produzione e di manutenzione. In più il sistema è rimovibile e riposizionabile altrove.
Una pista connessa con gestore e bikers
La ciclabile componibile è costituita da due parti indipendenti: uno strato esterno che costituisce il fondo stradale, realizzato con polvere di pneumatico; ai lati due minitunnel in cui far scorrere cavi, linee elettriche e sensori di rilevamento. Con i sensori è possibile controllare lo stato della superficie stradale che facilita la manutenzione ordinaria e permette quella predittiva: attraverso i dati, infatti, il gestore conosce in anticipo il punto della pista che si sta deteriorando e in quanto tempo si dovrà intervenire. Le unità elettroniche e i sensori possono fornire l’illuminazione della pista, la segnaletica orizzontale nonché segnalare parcheggi scorretti e invasioni della pista.
L’infrastruttura di Revo può essere anche connessa e fornire informazioni ai ciclisti che la percorrono. Permette di raccogliere informazioni utili e monitorare tutti gli elementi di interesse: quante persone la percorrono e quanto tempo impiegano, la tipologia del traffico e degli utenti, le caratteristiche ambientali (temperatura, pressione, umidità, qualità dell’aria).
L’applicazione sulle ferrovie dismesse
Oltre all’ambito urbano, una delle potenziali applicazioni di mOOve è legata alle ferrovie dismesse: la pista va a coprire i binari, senza dover smantellare niente, trasformando la linea inutilizzata in un percorso cicloturistico pronto all’uso e altamente tecnologico, capace di restituire linfa ad aree rurali depresse.
E l’utilità per il mondo ferroviario non si limita alle greenways: i dati raccolti attraverso la pista possono contribuire allo sviluppo dell’intermodalità treno+bici, a strutturare e modellare le ciclostazioni e il servizio di trasporto bici in base alla domanda.
Intanto mOOve si prepara alla futura inaugurazione in città: entro la fine dell’estate del prossimo anno con una prima applicazione sperimentale in un grosso capoluogo dell’Emilia Romagna.