Aci: poche infrastrutture, turismo penalizzato
“Non può esserci turismo senza mobilità, perché le carenze infrastrutturali del nostro Paese compromettono le potenzialità turistiche dell’Italia che deve puntare sulla qualità per vincere la sfida competitiva con gli altri Paesi. Il 73% degli italiani è ancora costretto a scegliere l’automobile per i propri spostamenti turistici e il 62% degli stranieri entra in Italia a bordo della propria vettura”.
Lo ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, nella conferenza di apertura di FareTurismo, la manifestazione organizzata a Salerno dal 17 al 20 marzo da Federturismo-Confindustria e dedicata alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche.
“Le nuove leve della domanda turistica sono rappresentate dai russi e dai cinesi – ha continuato Gelpi – e non si può certo pensare che arrivino in Italia a bordo delle loro vetture, ma ci sono poli attrattivi come la Costiera Amalfitana che e’ ancora impossibile da raggiungere senza l’automobile. Le criticità che rendono l’Italia meno competitiva sul mercato globale sono la conseguenza del susseguirsi di diversi disegni programmatici e dei numerosi cambiamenti di strategie”.
“L’industria mondiale del turismo crescerà del 4% l’anno in termini reali nei prossimi dieci anni: dobbiamo puntare – ha concluso Gelpi – sulla qualità, superando vecchie logiche di mercato basate sulle statistiche degli arrivi e investendo sulle aree turistiche in grado di produrre piu’ valore aggiunto”.