Al G7 Trasporti il Grab ambasciatore del cambiamento per la mobilità
Il GRAB, il Grande raccordo Anulare delle biciclette capitolino, è stato scelto come ‘ambasciatore del cambiamento nel settore della mobilità’, durante il G7 Trasporti di Cagliari. Il progetto del GRAB, ideato da VeloLove, Legambiente e TCI in collaborazione con tante altre associazioni, figura tra i progetti che sintetizzano al meglio innovazione e capacità di rinnovamento del nostro Paese. Tra i candidati c’erano oltre 400 buone pratiche, che hanno partecipato alla call organizzata dal ministero delle Infrastrutture in collaborazione con Italia Camp. Dopo una prima fase di scrematura, la short list delle migliori (e tra queste il GRAB) a partire da oggi verranno esposte nella ‘G7allery’, spazio espositivo ad hoc allestito presso l’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari che sarà inaugurato dal ministro Graziano Delrio insieme alle delegazioni del G7.
Il GRAB è il progetto per la realizzazione di un anello ciclopedonale accessibile a tutti che si sviluppa per 45 chilometri all’interno della città di Roma unendo le periferie e il centro storico e toccando Colosseo, San Pietro, Trastevere e tantissimi altri punti di interesse. Prevede la pedonalizzazione dell’Appia Antica (prologo della nascita di un unico parco archeologico capitolino dai Fori ai Castelli Romani), è un polo d’attrazione di nuovi turismi, una via car free per la mobilità interquartiere, il raccordo attorno a cui sviluppare e cucire una rete ciclabile metropolitana, il volano di interventi diffusi di rigenerazione delle periferie.
Per Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente, il Grab rappresenta 45 km fatti dalla gente per la gente per migliorare gli spazi della città. “Essere premiati come ambasciatori di una nuova idea di mobilità e di un nuovo modo di usare il territorio – ha affermato Fiorillo – è un riconoscimento davvero importante per le tantissime realtà e i tantissimi professionisti che hanno lavorato da volontari al progetto: il GRAB infatti è un’opera pubblica che nasce dal basso, è un’infrastruttura ideata, pianificata e disegnata da cittadini e associazioni. Questo raccordo ciclabile romano – e siamo sicuri che è questo aspetto ad aver affascinato la giuria – ha la forma di una ciclovia urbana ma è in sostanza un’operazione multidimensionale sullo spazio pubblico: funzionale, ambientale, economica, sociale, estetica, culturale. Più che immaginare una pista ciclabile lunga 45 chilometri che gira dentro la città e la attraversa, l’esigenza del GRAB è stata fin dall’inizio quella di modificare i luoghi che attraversa, di correggerli, di migliorarli”.