Anas: 10 arresti tra dirigenti e imprenditori per appalti truccati
Trecento finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo 10 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di cinque dirigenti e funzionari di Anas spa della direzione generale di Roma, tre imprenditori titolari delle società aggiudicatrici degli appalti, un avvocato e l’ ex sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Luigi Meduri.
L’inchiesta, denominata ‘Dama Nera’, è stata avviata sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni condotti dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. Questa mattina si è svolta una conferenza stampa presso la sede del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone e del Comandante Provinciale Generale di Brigata Giuseppe Magliocco.
L’indagine sulle tangenti e la corruzione all’interno dell’Anas ha svelato uno scenario “disarmante” in cui la corruzione ed il pagamento di tangenti rappresentano un “sistema assolutamente strutturato e per nulla episodico”, ha spiegato la Guardia di Finanza descrivendo il contesto trovato indagato all’interno dell’azienda. Secondo gli uomini delle Fiamme Gialle in Anas c’era una vera e propria “cellula criminale che aveva un diffuso rapporto di connivenza in tutta Italia e che utilizzava, come nei contesti mafiosi, dei pizzini per scambiarsi le informazioni tra gli imprenditori ed i funzionari pubblici corrotti, in modo da non lasciare traccia di quelli che erano gli accordi corruttivi. Un sistema collaudato, tutt’altro che episodico”.
“Anas sta attivamente collaborando alle indagini della Guardia di Finanza, dando il massimo supporto anche in qualità di parte offesa dai fatti oggetto di indagine, accaduti negli anni passati – scrive in una nota l’Anas-. Il presidente, Gianni Vittorio Armani, esprime piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, con l’auspicio che possa arrivare velocemente a fare chiarezza sui fatti ed aiutare il vertice dell’Azienda a voltare pagina. Anas si costituirà in giudizio quale parte offesa”.