Anas, Piano Industriale 2016–2020: 3 miliardi di investimenti e mille assunzioni
È stato presentato oggi dal Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, presso la sede romana di Confindustria, il Piano industriale dell’azienda 2016–2020. Nell’incontro, sono stati illustrati anche il piano investimenti e il piano gare della società delle strade. Il business plan punta al superamento delle criticità esistenti e al raggiungimento di alcuni principali obiettivi: l’autonomia finanziaria, l’accelerazione degli investimenti e la maggiore efficienza nelle attività manutentive.
L’ammontare di investimenti medio annuo di circa 2 miliardi, a partire dal 2011, ha subìto una costante flessione scendendo nel 2015 a 1,7 miliardi. Numerosi elementi di criticità, presenti in tutte le fasi della filiera degli investimenti – problemi nei finanziamenti disponibili, modifiche nelle procedure autorizzative, crisi finanziaria, fallimento del modello di Contraente Generale – hanno determinato questa riduzione. L’obiettivo è di raggiungere stabilmente 3 miliardi/anno di investimenti attraverso il rilancio e la riorganizzazione della struttura produttiva e le modalità di project management degli investimenti.
“Ai fini del raggiungimento degli obiettivi strategici – ha spiegato Armani – che in via principale riguardano l’autonomia finanziaria, il raggiungimento di quota tre miliardi di investimenti l’anno e il maggior presidio e qualità della nostra rete, abbiamo identificato tre pilastri che contribuiscono al raggiungimento delle importanti sfide che ci siamo posti. Si tratta di efficienza gestionale ed operativa, che comporta interventi per la dematerializzazione, il potenziamento dell’integrità informativa e l’efficienza organizzativa; trasparenza ed ottimizzazione degli appalti, finalizzata al potenziamento della trasparenza, alla razionalizzazione del contenzioso ed alla ottimizzazionedi appalti e acquisti; sviluppo delle risorse umane e delle tecnologie, con l’obiettivo di potenziare le infrastrutture tecnologiche, sviluppare le risorse umane e rafforzare il Brand”.
E’ quindi particolarmente significativo il focus declinato all’interno del Piano Industriale che riguarda quattro iniziative chiave.
1.Un nuovo modello di esercizio che prevede un’internalizzazione delle attività di manutenzione oltre ad un’ottimizzazione della qualità del presidio stradale con 900 risorse aggiuntive sul personale di esercizio.
2. Un nuovo bilanciamento delle attività territoriali mediante la creazione di aree sovra compartimentali che possano realizzare
una sinergia di processo, lasciando al compartimento la responsabilità sulle strade; la riorganizzazione delle partecipazioni.
3. Anas, con l’obiettivo di sviluppare sinergie,efficienze, competenze specialistiche e ridurre i costi di governance, ha poi avviato un progetto di razionalizzazione delle partecipazioni, che prevede anche la costituzione di una Newco per le partecipazioni detenute in aziende che operano nel settore delle concessioni a pedaggio e sul mercato estero.
4. Il riavvio degli investimenti, infine, è volto a liberare le potenzialità dell’azienda. All’interno del Piano Industriale, sono state individuate una serie di iniziative finalizzate ad efficientare e potenziare le attività di pianificazione, progettazione, appalto e realizzazione di nuove opere/manutenzione straordinaria. Si tratta di investimenti legati alla progettazione di interventi per un valore fino a 32 miliardi; di interventi da appaltare fino a 22 miliardi e di 14 miliardi di interventi da eseguire. Oltre alle iniziative volte ad efficientare e potenziare la filiera degli investimenti, sono previste 100 risorse aggiuntive per il personale tecnico da dedicare alla progettazione e alla direzione lavori.
Per quanto concerne i dati economici delle azioni del Piano Industriale, il volume complessivo diricavi e risparmi economici previsti nell’arco di Piano (2016–2020) per le diverse iniziative previste ed in corso di attuazione è di 570 milioni, di cui 520 milioni di risparmi economici e 50 milioni di maggiori ricavi. Inoltre le iniziative del Piano Industriale consentiranno una riduzione dei costi di manutenzione delle strade di competenza Anas di circa il 3,2%, da 21,7 mila euro/km a 21mila euro/km. La riduzione è ancora più pronunciata se si considera lo sforzo in atto per recupero del livello di servizio.
La fusione con Fs
Sul fronte progetto di fusione con Fs, Armani ha spiegato che “il gruppo di lavoro con il ministero dell’Economia, dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ferrovie dello Stato va avanti, il nostro obiettivo è di definire la fattibilità del progetto entro l’estate e poi servirà qualche passaggio per gli adeguamenti normativi necessari per arrivare a fine anno, inizio 2017, con l’operazione fatta. Dal punto di vista societario – ha spiegato il top manager – l’operazione è semplice, visto che abbiamo un solo azionista: si tratta di fare un aumento di capitale di Fs per il conferimento dell’Anas“.