Anas: Sicilia, firmato protocollo di legalità variante di Caltagirone
L’Anas, la Prefettura di Catania, la Regione Sicilia e l’Ati Fip Industriale SpA-Tecnolavori srl hanno sottoscritto a Catania un protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’ambito dei lavori di costruzione della variante di Caltagirone sulla strada a scorrimento veloce Licodia Eubea Libertinia.
“Questo Protocollo – ha affermato l’Amministratore Unico dell’Anas, Pietro Ciucci – consentirà di rendere più stringenti e capillari le verifiche antimafia su tutti i soggetti che partecipano a vario titolo alla realizzazione delle opere. Da diversi anni l’Anas ripone particolare importanza in questi accordi che hanno introdotto ulteriori modalità di controllo sulla tracciabilità dei flussi finanziari connessi all’appalto. In questo modo, è garantito il monitoraggio delle condizioni di sicurezza nei cantieri nonché il rispetto della legalità nei rapporti con le maestranze, assicurando condizioni di sicurezza capaci di prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale nella costruzione di un’infrastruttura così strategica per questo territorio”.
L’opera, per un investimento complessivo circa 124 milioni di euro, ha un tracciato complessivo di oltre 8,7 km, e si sviluppa in senso est-ovest, partendo in prossimità di Caltagirone per terminare in prossimità dell’innesto con la strada provinciale di Catania 37, attraversando il territorio del comune di Caltagirone in provincia di Catania. L’opera comprende due svincoli e un innesto con la strada provinciale 37, al km 11,400: lo svincolo di ‘San Bartolomeo’, che costituisce l’accesso principale alla città di Caltagirone e lo svincolo ‘Molona’ con la strada statale 417, che collega Catania a Gela.
L’accordo prevede, in particolare, l’obbligo per le imprese esecutrici di comunicare tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle verifiche antimafia sui soggetti coinvolti, a qualunque titolo, nell’esecuzione delle opere: dai subappaltatori ai fornitori, fino ai servizi di trasporto, pulizia e guardiania dei cantieri. Al contempo introduce strumenti e clausole contrattuali che consentono l’estromissione immediata delle società o imprese a carico delle quali dovessero emergere elementi relativi a tentativi o pericoli di infiltrazione mafiosa.“Il documento sottoscritto oggi a Catania – ha concluso Pietro Ciucci – conferma l’impegno dell’Anas, già dimostrato nell’ambito di altre importanti opere nel territorio nazionale, di promuovere in modo attivo e concreto la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, contrastando con ogni strumento i tentativi di infiltrazione criminale negli appalti pubblici”.