Autostrade: Lupi, la proroga delle concessioni non è in discussione
L’articolo 5 contenuto nel decreto Sblocca Italia che prevede la proroga delle concessioni autostradali in cambio di nuovi piani d’investimento non è in discussione. È in sostanza questa la risposta che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha inviato a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, con una lettera che replica alle perplessità espresse sulla questione nei giorni scorsi dallo stesso Cantone. Secondo Lupi, infatti, è necessario inquadrare l’opzione normativa “in una più generale azione di Governo volta a stimolare la crescita economica, aumentare l’occupazione e completare i Corridoi comunitari mediante il coinvolgimento della finanza privata, in considerazione dei vincoli derivanti dal fiscal compact. Si tratta del resto – aggiunge il ministro – degli obiettivi perseguiti dal Governo durante il Semestre di Presidenza dell’Unione Europea, che appaiono confermati dal Piano Juncker, che punta ad investire 315 miliardi di euro nel prossimo triennio sulle infrastrutture di rilevanza comunitaria, poggiando su una limitata disponibilità di risorse pubbliche che, necessariamente, devono fungere da leva per un preponderante afflusso di capitali privati”.
In sostanza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione aveva sollevato dubbi sulla possibilità di prolungare le concessioni senza gara e cioè “senza l’espletamento di alcun tipo di procedura ad evidenza pubblica, in violazione, tra l’altro, dei principi di concorrenza ed economicità”.
Ma “ogni residuo dubbio circa la coerenza della disposizione in parola con l’Ordinamento comunitario dovrebbe – sottolinea la lettera – essere fugato dall’espressa previsione del preventivo assenso dell’Unione Europea negli specifici casi della sua attuazione”.
Infine, riguardo ai profili tariffari, che con la nuova norma potrebbero presentare criticità, il ministro fa sapere che: “nei casi in cui la norma troverà applicazione, si renderà necessaria la stipulazione di un apposito atto aggiuntivo che sconterà tutti i controlli e le verifiche degli Organi competenti (Commissioni Parlamentari competenti per materia, Autorità di Regolazione dei Trasporti, Ministero dell’economia e delle finanze, NARS e CIPE).