Cicloturismo: Umbria, Toscana e Lazio firmano per una rete interregionale
Sono numerosi i progetti di cicloturismo che intendono creare delle vere e proprie reti interregionali. Umbria, Toscana e Lazio hanno siglato un accordo in tal senso. Si tratta di un progetto che intende sviluppare degli itinerari ciclabili attraverso la costruzione di una rete che permetta l’esplorazione e la visita dei territori, vista anche come un’importante possibilità di sviluppo per le attività ricettive e dei servizi connessi.
Si intende così seguire gli itinerarii ciclabili nazionali contenuti nelle proposte europea “Eurovelo 7” e nazionale “Bicitalia 5“, la “Ciclopista del Sole” sull’asse Brennero – Bologna – Firenze – Roma attraversando le città di Arezzo, Chiusi e Orvieto, e “Ciclovia Romea“, sull’asse Venezia-Roma attraverso il tratto toscano-umbro-laziale lungo il corso del fiume Tevere. L’atto è stato sottoscritto dagli assessori Vincenzo Ceccarelli (Toscana), Giuseppe Chianella (Umbria) e Fabio Refrigeri (Lazio).
“E’ importante costruire una rete di ciclovie che percorrano i principali itinerari delle nostre regioni – dichiara Ceccarelli – ed è importante anche che queste siano collegate tra loro, creando percorsi interregionali e nazionali capaci di competere con le più grandi realtà cicloturistiche europee. Toscana, Umbria e Lazio stanno collaborando in maniera positiva. Questo impegno si tradurrà in una nuova infrastruttura ciclabile, utile per incentivare l’uso della bicicletta, il mezzo di trasporto più sostenibile, tra i cittadini, ma soprattutto capace di attrarre un nuovo tipo di turismo più lento e consapevole”.
Per Chianella “si va così a consolidare l’ossatura principale del sistema ciclabile delle tre Regioni che senz’altro rappresenterà una grande opportunità per lo sviluppo del mercato del cicloturismo, con una dimensione e una qualità di prodotto turistico di prima grandezza, che può senz’altro competere con gli altri grandi percorsi ciclabili europei”.
Secondo Refrigeri “un’ulteriore garanzia di qualità, ambientale e turistica, caratterizza la firma di questo protocollo inerente l’individuazione di ciclovie, in assetto interregionale, tra Toscana, Umbria e Lazio. Una peculiarità – aggiunge Refrigeri – che coniuga efficacemente questi tracciati con la più ampia progettazione europea di ‘Eurovelo 7’ e nazionale di ‘Bicitalia 5’, ovvero con la realizzazione della ‘Ciclopista del Sole’ e della ‘Ciclovia Romea’. Un altro passo in avanti per il Lazio che, dopo la firma di un altro protocollo dedicato alla Tirrenica e già sottoscritto con Liguria e Toscana, con questo accordo predilige invece la pianificazione a ‘due ruote’ tutta dedita alle aree interne, lungo le sponde del Tevere e al 90% transitante oasi naturalistiche come il parco del Treja, la Riserva di Nazzano, il parco di Veio”.
Di due percorsi individuati come prioritari sono stati già realizzati alcuni tratti, mentre altri sono in corso di attuazione. Sono esistenti il Sentiero della bonifica tra Arezzo e Chiusi, itinerario ciclabile sviluppato lungo le strade di bonifica collegato alla ciclopista dell’Arno che segue il fiume dalla sorgente alla foce; l’Itinerario ciclabile del Tevere, sviluppato tra i Comuni di San Giustino e Città di Castello, e Umbertide; l’itinerario ciclabile lungo il Tevere all’interno della Riserva naturale regionale Tevere-Farfa, nei Comuni di Nazzano e Torrita Tiberina, e la Pista ciclabile lungo il fiume Tevere all’interno della città di Roma, da Saxa Rubra a ponte Marconi.Sono ancora da attuare i tratti umbri della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato del percorso ciclabile del Tevere, da Umbertide a Perugia e Orvieto; i tratti toscani della Ciclopista del Sole, corrispondenti al tracciato della ciclopista dell’Arno da Arezzo a Firenze, la cui progettazione è in corso, e della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato della Ciclopista Tiberina, da programmare. E’ da aggiungere la realizzazione della Ciclopista del sole, Ciclovia Romea da Orvieto a Roma da programmare, e il prolungamento della pista ciclabile lungo il fiume Tevere, da ponte Marconi a Fiumicino, già progettato e da realizzare. Legambiente in tal senso ha pubblicato di recente un rapporto dal titolo esemplificativo: Pedalare è un buon affare. In Italia gli spostamenti in bici generano un fatturato di 6,2 miliardi l’anno. Benefit sanitari, riduzione di smog e rumore, abbattimento dei costi ambientali e sociali delle emissioni gas serra: pedalare è un buon affare.