Covid-19: prorogata l’esenzione pedaggi per gli operatori sanitari
Prorogata al 31 maggio l’esenzione per il personale sanitario in servizio per l’emergenza Covid-19. La misura è valida anche per le ambulanze e i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario in viaggio per la gestione dell’emergenza.
Autostrade per l’Italia ha esteso il periodo di validità dell’esenzione del pagamento del pedaggio – avviata lo scorso 2 aprile – fino al prossimo 31 maggio. La proroga dell’agevolazione, condivisa tra Aiscat e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, viene assunta sulla base delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza dettate dal D.P.C.M del 26 aprile 2020 ed è valida per tutti gli operatori sanitari che hanno necessità di muoversi (anche nel percorso casa-lavoro) per motivi di servizio legati all’emergenza Covid19.
Per usufruire dell’esenzione, è sufficiente che il personale sanitario interessato invii un modulo di autocertificazione all’indirizzo mail agevolazionecovid19@aiscat.it. Ai titolari di contratto Telepass non saranno addebitati, o verranno successivamente stornati, i transiti oggetto di esenzione. Gli operatori sanitari non titolari di Telepass potranno invece dichiarare al casello di essere in viaggio per prestare servizio relativamente all’emergenza, ricevendo così un rapporto di mancato pagamento che andrà inviato allo stesso indirizzo email, unitamente al modulo di autocertificazione.
Restano valide anche le esenzioni già in essere per le ambulanze: aderendo alla richiesta di alcune realtà del settore, Autostrade per l’Italia ha deciso che ogni tipologia di transito di ambulanze collegato all’emergenza Coronavirus resterà esente da pedaggio fino al 31 maggio. Le medesime agevolazioni vengono applicate anche a tutti i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario che prestano servizio per il Coronavirus. Anche in questo caso, le associazioni interessate dovranno inviare ad Aiscat un’autocertificazione comprovante il fatto che il viaggio è legato a motivi relativi all’emergenza Covid19.