Dal 1° gennaio l’Ue lancia il nuovo sistema di gestione del rischio doganale
Rafforzare i controlli doganali dell’Ue e proteggere i cittadini e le imprese dell’Unione, nonché gli interessi finanziari europei. Questi gli obiettivi del nuovo sistema di gestione del rischio doganale Crms2 che entrerà ufficialmente in funzione il 1° gennaio 2022.
Il sistema – spiega l’Esecutivo Ue in una nota – facilita lo scambio in tempo reale di informazioni relative ai rischi tra le amministrazioni doganali. Questo copre una vasta gamma di rischi possibili, come i rischi di sicurezza relativi agli esplosivi, alla salute, all’ambiente, alla sicurezza dei prodotti, e i rischi finanziari e commerciali, compresi i diritti di proprietà intellettuale e i controlli di cassa.
Condivisione delle informazioni tra gli uffici doganali dell’Ue
“Il lancio di questo nuovo sistema – ha dichiarato Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia – porterà immensi benefici alle autorità doganali europee. Significa che quando le merci pericolose vengono fermate in un punto della frontiera esterna dell’Ue, questa informazione sarà immediatamente condivisa tra gli uffici doganali di tutta l’Unione. Il nuovo sistema di gestione dei rischi doganali darà un enorme impulso alla nostra lotta contro le frodi e ai nostri sforzi per mantenere i nostri cittadini al sicuro”.
Crms2 collega la comunità doganale dei 27 Stati membri dell’Ue, ma anche la Norvegia. Sono inclusi tutti i porti internazionali, gli aeroporti, i principali posti di frontiera terrestri e tutti i centri nazionali di analisi del rischio. In totale sono collegati a Crms2 circa 900 uffici doganali e centri nazionali e 6.500 funzionari doganali ed esperti di rischio, coprendo tutte le parti del confine esterno dell’Ue.