Delrio illustra i progetti del governo per infrastrutture e mobilità sostenibile
Infrastrutture, trasporti, mobilità e una parentesi sulla situazione del viadotto Himera; queste le questioni affrontate dal ministro Graziano Delrio parlando a Catania con la stampa, a margine della Conferenza mobilità sostenibile promossa dall’Anci.
“Entro settembre avremo il nostro piano delle opere pubbliche italiane, in cui la parte della mobilità sostenibile diventerà preponderante”, ha annunciato, spiegando di aver fatto inserire con forza nel programma delle infrastrutture strategiche le metropolitane.
“Pensate al sistema di Catania, per esempio: sono convinto che tra 5-6 anni sarà uno dei più belli d’Italia con oltre 40 chilometri di metropolitana in uno dei posti più belli del Paese. Quindi, se noi investiamo e continuiamo a lavorare seriamente sulle cose in cui crediamo. Per esempio a Catania potremmo utilizzare 40 milioni di passeggeri all’anno che è più di quello che muove l’alta velocità in Italia”.
“La popolazione – ha detto ancora – è pronta per questo tipo di progetti, sono i politici che devono un po’ riflettere”.
E nel frattempo, oggi, intervenendo a Roma agli Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, il capo del gruppo di lavoro di Palazzo Chigi per il dissesto idrogeologico, Erasmo D’Angelis, ha annunciato che nei prossimi giorni il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio firmeranno “la prima spesa stralcio per 1,2 miliardi per le città metropolitane” per interventi anti-dissesto suolo.
Sulla corruzione, Delrio ha sottolineato l’intenzione di “fare in modo che le opere pubbliche in Italia si facciano con i tempi e i costi giusti e l’unico modo per fare questo è fare una battaglia contro la corruzione. A differenza di quello che alcuni pensano le procedure normali, quelle semplificate e la vigilanza dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione, ndr) consentono una migliore realizzazione. La legalità funziona più dell’illegalità”.”Certamente – ha aggiunto – lavoriamo a stretto contatto con l’autorità giudiziaria, con Raffaele Cantone. Anche il nuovo codice degli appalti è frutto di una strettissima collaborazione con l’Anac. Qualcuno pensa – ha poi osservato il ministro – che la vigilanza dell’Anac possa ritardare le opere? È il contrario. Anche in Expo noi abbiamo recuperato terreno sul Mose stiamo recuperando terreno perché lavoriamo a stretto contratto con l’Anac».Sul caso del viadotto Himera, dell’A19, a Catania, ha assicurato che “noi diremo la verità sempre, come abbiamo detto in commissione, accerteremo le responsabilità di chi ha consentito a questo disastro, diciamo così per distrazione, e recupereremo il tempo perduto”. Chiedendo ai cittadini siciliani di fidarsi del lavoro del governo, ha dichiarato che “abbiamo avuto qualche settimana di ritardo nell’istruttoria della protezione civile regionale che ha trasmesso i dati anche rispetto alle altre emergenze ma la recupereremo nei prossimi giorni perché i progetti sono già in stato di avanzata esecuzione dal punto di vista tecnico. Poi si partirà rapidissimamente». «Abbiamo rallentato un po’ questa fase istruttoria – ha concluso Delrio – anche perché abbiamo voluto valutare anche il recupero dell’altra carreggiata perché questo consentirebbe ovviamente una riduzione dei disagi a tutti i livelli e poi perché abbiamo anche aspettato la commissione d’inchiesta.
Infine, sempre dal Catanese, ma stavolta ad Aci Castello durante la presentazione del suo libro “L’Italia che cambia, Delrio ha assicurato che “la prima decisione che prendo del contratto di programma che licenzio adesso” sarà quella di “mettere per l’anno prossimo il triplo di risorse all’Anas per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti”, ma anche nelle strade ferrate e nelle metropolitane”.