Ecomondo 2016: l’atlante Rfi delle linee dismesse per il riuso turistico
Durante la ventesimaesima edizione di Ecomondo, l’evento internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile in corso a Rimini Fiera, fino all’11 novembre 2016, Claudia Cattani,presidente di RFI, ha consegnato a Stefano Zunarelli, esperto della Struttura tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un atlante delle linee ferroviarie dismesse raccolte in un unico volume per illustrare il valore culturale, storico, architettonico e paesaggistico di linee e fabbricati non piu’ utilizzati per l’esercizio ferroviario.
Insieme all’Atlante, Lorenzo Radice, responsabile delle Politiche ambientali del Gruppo FS Italiane, ha presentato anche il Rapporto di Sostenibilità 2015. L’atlante raccoglie piu’ di 120 schede dettagliate – dati tecnicie storici, fotografie e posizione geografica delle ex linee, oltre a qualche accenno ai contesti circostanti per comprendere lepotenzialita’ e i possibili benefici – relative a circa 1.500 km di linee ferroviarie, lungo le quali sono collocate piu’ di 400 stazioni e migliaia di fabbricati. Il volume e’ rivolto in particolare alle amministrazioni pubbliche e alle associazioni interessate a individuare possibili forme di riuso e riconversione, sia in chiave turistica e sia per unamobilita’ ecosostenibile, degli asset e dei luoghi non piu’funzionali al core business industriale e per creare attivita’ einiziative dedicate al territorio e ai cittadini.
“Le greenways – ha sottolineato Claudia Cattani – sono l’occasione per riqualificare le linee ferroviarie non piu’ in esercizio e per sviluppare un turismo ecosostenibile, mettendo a disposizione degli enti locali e delle associazioni a vario titolo sedimi ferroviari per la mobilità dolce e le attività turistiche. Le stazioni dismesse potranno essere cedute sia per iniziative imprenditoriali che valorizzino il territorio, come ostelli, officine per manutenzione biciclette, punti vendita di prodotti tipici locali, sia per le attivita’ di enti locali o di associazioni no profit, quali ad esempio uffici di servizi ai cittadini o piccoli musei delle tradizioni territoriali”.
“Importanti esempi di come le linee dismesse – ha concluso Cattani – possano essere riutilizzate sono già presenti sul territorio italiano grazie al lavoro sinergico di RFI, Enti locali e Ministeri competenti.FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana sono costantemente impegnate nel mettere a disposizione delle amministrazioni locali il sedime ferroviario delle linee dismesse per realizzare percorsi per le cosiddette greenways. Vari i motivi per i quali si sceglie la definitiva dismissione del tracciato ferroviario: insufficienza della domanda di trasporto, che rende improduttivo il mantenimento del servizio ferroviario; realizzazione di linee piu’ performanti con varianti di tracciato e conseguente dismissione del tratto di linea non piu’ utilizzato”.