Finco: sì ai pedaggi sulle autostrade Anas
Disco verde dalla Finco all’introduzione di pedaggi sulle autostrade Anas. Ma solo se i proventi verranno destinati alla gestione e manutenzione straordinaria delle tratte amministrate. Questa la posizione della Federazione industrie, prodotti, impianti e servizi per le costruzioni di Confindustria. Le autostrade gestite direttamente da Anas ammontano a circa 900 km. I tratti più significativi sono il Grande raccordo anulare di Roma, l’A3 Salerno-Reggio Calabria, l’A19 Palermo-Catania, l’A29 Palermo-Mazara del Vallo. L’Anas gestisce inoltre 14 dei 17 raccordi autostradali, per circa 360 km.
Finco si esprime con sostanziale favore rispetto a quanto previsto dalla manovra economica, in particolare, sulla proposta di fare assistere da pedaggio i più importanti svincoli Anas che immettono in vario modo su itinerari autostradali. “La misura”, ragiona la vice presidente Gabriella Gherardi, “appare ineludibile anche avuto riguardo all’entrata in vigore entro fine anno della direttiva sulla sicurezza delle strade transnazionali, che comporterà un severo sistema di ispezioni su questa tipologia di strade”.
“Tuttavia”, fa notare Gherardi, “la decisione potrà dirsi socialmente digeribile e l’operazione nel suo complesso potrà avere un significato solo se i proventi così realizzati da Anas verranno, come precisa il decreto, destinati alla gestione ed alla manutenzione straordinaria delle tratte amministrate”. Finco evidenzia inoltre il degrado crescente delle strade a pedaggio. “La manutenzione delle strade – prosegue la Vice presidente – non può essere spesata con le Finanziarie, ma occorre che il finanziamento avvenga in maniera programmata ed a fabbisogno, non a semplice rottura”. Finco chiede infine che si torni a considerare seriamente l’ipotesi di prevedere la patrimonializzazione della rete stradale sia nazionale sia locale e, a partire da questi valori, dare una espressione economica compatibile ai fabbisogni manutentivi.
“Sul punto”, conclude Gherardi, “vorremmo predisporre insieme ad Anas un progetto attuativo che dia corpo a questa norma seguendo lo stato dell’arte circa la sicurezza delle strade amministrate da Anas”.