Genova, Giachino: necessaria la trasformazione dell’Autority in SpA per il rilancio del porto
Intervenendo al Propeller di Genova, alla luce della presentazione del programma di rilancio della Città e del porto da parte del sindaco Marco Bucci, il presidente di Saimare spa Mino Giachino ha sintetizzato in una Road map il programma che Genova dovrebbe darsi.
In primo luogo “Genova porto d’Europa” dovrebbe essere la nuova denominazione e l’obiettivo strategico del porto più importante del nostro Paese. Nel nome l’obiettivo cui tutta la Comunità portuale e quella genovese dovrebbe lavorare ogni giorno con coerenza. un messaggio a tutta la manifattura e alla economia europea per i suoi commerci con Africa e Oriente. Il secondo punto è poi la “Trasformazione in SPA della Autorità portuale come il modo del Porto per avere una struttura più funzionale e meno bloccata”. Porto SPA con azionisti Comune di Genova, Regione Liguria, Regione Lombardia e Regione Piemonte. Una compagine – ha detto Giachino – origine e destino di gran parte dei traffici del Nord Ovest che si pone come primo obiettivo quello di recuperare i 600-800 mila container che pur diretti alla Pianura Padana ogni anno perdiamo a valore dei porti del Nord Europa, 6 miliardi di euro. E così si costruiscono le infrastrutture che consentiranno a Genova di servire domani Svizzera, Baden Württemberg e il resto dell’Europa centrale. Infine, il terzo punto “Genova centro di promozione dei rapporti di amicizia ed economici tra l’Italia, l’Europa e l’Adrica”. Genova dovrebbe dedicare una dellle sue bellissime Ville – ha proseguito Giachino – all’Istituto Italia-Africa per promuovere incontri, convegni che illustrino il continente africano e i suoi rapporti con l’Italia. I rapporti economici Africa- Europa vedono l’Italia come ponte di passaggio imprescindibile. Questi punti – ha concluso – dovranno far parte del Programma dei primi Cento Giorni della nuova Legislatura.