Gruppo FS: fino a 12 miliardi l’anno nei prossimi 10 anni per infrastrutture più sostenibili e digitali
Rendere l’Italia un Paese più sostenibile, digitale e innovativo entro i prossimi dieci anni, non solo attraverso l’utilizzo delle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma mettendo in atto un piano di investimenti tra i 10 e i 12 miliardi di euro l’anno. Questi gli obiettivi del Gruppo FS Italiane illustrati dall’amministratore delegato Luigi Ferraris durante il proprio intervento nel corso della conferenza Infrastrutture sostenibili: un bene comune organizzata da Intesa Sanpaolo a Roma, dedicata al ruolo del PNRR e ai nuovi paradigmi sociali, ecologici ed economici per il rilancio dell’Italia.
“È un grosso salto – ha dichiarato Ferraris – dentro questi investimenti non ci sono solo le opere infrastrutturali ma treni, tecnologia, manutenzione. È una grande sfida che anche in casa nostra presuppone una accelerazione e lo sviluppo di competenze”.
L’obiettivo di FS è favorire l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto sia per le persone che per le merci, sempre più efficacemente integrato con altri vettori di trasporto sostenibili. Il treno è infatti il mezzo più efficiente dal punto di vista energetico e con il minor impatto ambientale. Un viaggiatore che usa il treno, ad esempio, emette mediamente in atmosfera il 78% in meno di anidride carbonica rispetto a un viaggio in aereo e il 71% in meno rispetto a quello in automobile.
“Dobbiamo lavorare sulla capitalizzazione delle competenze – ha ribadito Ferraris – ora abbiamo disponibilità finanziarie importanti, e dobbiamo lavorare sodo perché queste risorse vengano trasformate in persone, professionalità e know how. Se saremo bravi a capitalizzare queste competenze – ha aggiunto – potremo esportarle anche all’estero”.
Giovannini: non c’è alternativa alle infrastrutture sostenibili
Alla giornata di incontri hanno partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini e il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. “Oggi non parliamo più di infrastrutture ma di infrastrutture sostenibili perché le infrastrutture o sono sostenibili o non sono – ha ribadito Giovannini – è un passaggio epocale ed è stata una scelta culturale molto forte. La sfida che abbiamo davanti non è solo costruire infrastrutture, ma anche come”.
“Il PNRR rappresenta un vero cambio di paradigma – ha sottolineato il ministro Carfagna – si stanno costruendo le condizioni per fare del Mezzogiorno l’habitat naturale per l’attività d’impresa nei prossimi 10 anni. E si fa questo sapendo di poter contare su uno Stato alleato e una rete logistica efficiente e moderna per consentire al Sud di uscire dall’isolamento in cui si trova”.