Infrastrutture: dal MIT cantieri per oltre 17 miliardi
Più di 17 miliardi di opere infrastrutturali – tra cantieri conclusi, appaltati e avviati – sono state messe a terra dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da settembre 2019 ad oggi.
Si tratta di un volume di aperture di cantieri pari a più di un miliardo al mese, “un vero e proprio motore di sviluppo per la crescita del Paese, per l’occupazione e il lavoro”, scrive il Mit in una nota.
“In poco più di un anno, nonostante la pandemia, siamo riusciti a mettere in piedi una buona parte del nostro Piano Italia Veloce. Un nuovo e importante impulso agli investimenti pubblici, nell’assoluta convinzione che oltre a modernizzare la rete infrastrutturale del Paese, generano nuova occupazione e costituiscono un sicuro volano di crescita economica” il commento della ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli.
“Quasi 7 miliardi di cantieri di Anas e oltre 11 miliardi quelli di Rete Ferroviaria Italiana in infrastrutture concluse, avviati o consegnati con gli ordinari strumenti legislativi. Opere che aldilà dell’impatto della singola infrastruttura, assicurano benessere economico per i territori, abbattono le distanze e migliorano la qualità della vita delle persone, la vera unità di misura del nostro lavoro” ha continuato la ministra.
Il contaopere non include i cantieri pubblici appartenenti alle Regioni, alle province e ai Comuni, e nemmeno le opere di competenza dei concessionari autostradali.
Pubblicato anche il conta investimenti che ammontano a oltre 11 miliardi. Si tratta delle risorse assegnate dal Mit agli enti territoriali per progetti specifici.
Infine, è in corso di realizzazione la lista che illustra ed elenca le opere pubbliche realizzate dai provveditorati che sono attualmente in fase di monitoraggio.