Interporto di Civitavecchia: vendita del ramo d’azienda, base d’asta 11,5 milioni
Pubblicata la procedura competitiva per la vendita del ramo d’azienda della Interporto di Roma Piattaforma Logistica Civitavecchia S.p.A. in liquidazione, base d’asta da 11,5 milioni di euro.
Ne da notizia il quotidiano telematico Civonline spiegando che dopo l’esito negativo della procedura per l’acquisto della partecipazione totalitaria nel capitale sociale della Icpl srl, il Tribunale di Roma ha dato il via alla procedura competitiva per la vendita del ramo d’azienda.
L’Interporto di Roma Civitavecchia, centro logistico retro portuale alle porte di Roma, dista circa 2 km dal Porto di Civitavecchia, attraverso una bretella porto-interporto, e 65 km dall’Aeroporto di Fiumicino, tramite l’autostrada A 12. La posizione geografica dell’interporto lo rende determinante per i traffici transeuropei marittimi, terrestri e aerei essendo a diretto contatto oltre che con questi due importanti nodi regionali, anche con la rete infrastrutturale su gomma, in particolare con il Corridoio Tirrenico, e con il sistema ferroviario, ovvero con la linea internazionale Napoli-Genova-Ventimiglia.
L’ente di gestione era l’Icpl (Interporto Di Roma Piattaforma Logistica Di Civitavecchia) S.p.A., una società mista a prevalente partecipazione privata e con la presenza tra gli altri soci del Comune di Civitavecchia e della Regione Lazio attraverso Sviluppo Lazio S.p.A..
Nel 2014, dopo il cedimento strutturale di un capannone, la sospensione dei finanziamenti da parte delle banche, l’inchiesta della procura di Roma, e quindi la richiesta di concordato preventivo rigettata dal Tribunale che dichiara il fallimento a fronte di un’esposizione passiva di 120 milioni di euro.