L’A8 Milano Laghi diventa la prima autostrada a 5 corsie d’Italia
Il progetto realizzato da Autostrade per l’Italia aumenta la capacità di uno dei tratti più trafficati del Paese – 170.000 veicoli al giorno con picchi che superano i 200.000 transiti
A un secolo dalla sua prima inaugurazione, l’A8 Milano Laghi diventa la prima – nonché unica – autostrada a 5 corsie della Penisola.
Un progetto strategico per il traffico e l’economia del Nord Italia
Il progetto realizzato da Autostrade per l’Italia aumenta la capacità di uno dei tratti più trafficati del Paese – 170.000 veicoli al giorno con picchi che superano i 200.000 transiti – fungendo da collegamento tra le più grandi direttrici del Nord Italia, parte integrante di due corridoi internazionali verso i Paesi del Nord Europa.
Investimento da 200 milioni di euro per un milione di ore risparmiate
Nel dettaglio l’intervento ha previsto la realizzazione di una corsia aggiuntiva tra la barriera di Milano nord e l’interconnessione con l’autostrada A9 Lainate–Como–Chiasso, per un totale di circa 4,4 km a servizio della città Metropolitana di Milano e dei distretti produttivi che caratterizzano l’area.
Grazie a un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro l’infrastruttura migliora i tempi di percorrenza, con un risparmio pari a 1 milioni di ore l’anno.
Mobilità sostenibile e benefici per il territorio
L’intero progetto di potenziamento della A8 – portato a termine da Amplia, società del Gruppo Aspi e prima azienda di costruzioni per attività a livello nazionale – si caratterizza per un approccio innovativo, sia nella gestione delle fasi di cantiere che nella realizzazione di interventi a beneficio della qualità di vita del tessuto urbano, rendendo pertanto l’autostrada più longeva del paese un asset all’avanguardia nel segno della mobilità sostenibile. Si segnala inoltre la particolare attenzione data durante le lavorazioni al riutilizzo dei materiali di scavo (circa l’88% reimpiegato in attività di costruzione previste dall’intervento) e alla tutela delle acque (100% del sistema di drenaggio chiuso e controllato).
È prevista anche la piantumazione pari a 10 ettari di specie arboree autoctone in prossimità dell’abitato che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria, con una riduzione delle emissioni di polveri sottili fino al 40%.