Mobilità sostenibile e smart: Università di Firenze e ASPI promuovono progetti di ricerca e formazione
Sviluppare progetti di ricerca congiunti e promuovere attività formative riguardanti mobilità e infrastrutture, sicurezza stradale e applicazioni della smart mobility.
Questi gli obiettivi al centro della convenzione siglata da Autostrade per l’Italia (ASPI) e Università di Firenze, che prevede un vasto campo di azione, a partire da progetti di ricerca e trasferimento tecnologico congiunti e dalla partecipazione a bandi europei e internazionali.
“La collaborazione avviata risponde alla necessità di fare sistema per lo sviluppo della ricerca e, quindi, del Paese – dichiara il prorettore vicario dell’Università di Firenze Giovanni Tarli Barbieri – e impegna ambiti di eccellenza del nostro Ateneo. Ricordo che l’Università di Firenze e ASPI partecipano insieme anche al Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, una delle cinque grandi aggregazioni di ricerca con soggetti pubblici e privati promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per sviluppare infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili per tutto il contesto sociale”.
La collaborazione tra ASPI e Unifi per la formazione
ASPI e Unifi intendono collaborare, inoltre, nell’ambito formativo, ad attività rivolte agli studenti, alla promozione di tirocini, ma anche alla realizzazione di corsi di formazione postlaurea e master.
Sulla base della convenzione Autostrade per l’Italia potrà anche finanziare posti aggiuntivi nei corsi di dottorato di ricerca, borse o assegni di ricerca.
“La competenza è fattore strategico di sviluppo – sottolinea l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi – e il nostro Gruppo investe sulla formazione di giovani talenti, generando valore e innovazione per mantenere competitività nel mercato del lavoro, mettendo le persone sempre più al centro dei nostri processi industriali e guardando al fabbisogno in termini di competenze a livello di sistema-Paese. La sinergia con l’Università di Firenze risulta essere ancor più strategica in vista delle sfide che ci attendono sul territorio toscano, che prevedono la realizzazione di opere fondamentali per il tessuto produttivo e per la mobilità della Regione e del Paese. Attraverso la collaborazione con l’Ateneo sono certo che potremo dare ancora più forza alla nostra azione”.