Mobilità sostenibilie: Clini, servono nuove infrastrutture
“Contro l’inquinamento delle città le misure adottate sono un tampone per cercare di limitare la situazione di emergenza, che si crea quando ci sono condizioni climatiche che non consentono all’atmosfera di metabolizzare gli inquinanti. Molte cose sono state fatte, le immissioni nocive dei veicoli sono diminuite del 95%, ma servono misure strutturali. Dobbiamo capire da dove nascono queste emissioni”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini a “La telefonata” di Belpietro.
“Serve un piano di infrastrutture per la mobilità, per il trasporto rapido di massa ferroviario e per il trasporto merci su rotaia, ha aggiunto Clini -. I veicoli nuovi immatricolati oggi inquinano il 95% di meno. Alcuni veicoli vecchi, ma fino anche a quelli relativamente vecchi come gli Euro 3, hanno ancora emissioni che possono determinare una situazione di rischio, come quella che abbiamo in questi giorni”.
Quindi, ha spiegato il ministro dell’ambiente “il nodo sono gli interventi strutturali. Dobbiamo capire da dove nascono le emissioni. Abbiamo affrontato il tema auto e abbiamo questo risultato, che chiaramente non basta. Io credo che il problema di fondo nel Centro Nord e nella Pianura Padana, in particolare sia avere a disposizione un sistema di trasporto rapido di massa, di trasporti pubblici che consentano una mobilità efficiente senza ricorrere al mezzo privato, soprattutto nei trasferimenti quotidiani dall’hinterland delle grandi città al centro della città. Abbiamo bisogno – ha sottolineato Clini – di rafforzare il sistema ferroviario metropolitano o il sistema ferroviario regionale per il trasporto delle persone che si muovono per motivi di lavoro, o anche per altri motivi, e che credo farebbero molto volentieri a meno dell’auto se avessero questi servizi. Si tratta – ha ribadito – di avviare una politica di infrastrutture che affronti questi nodi, perché dove è alcuni interventi sono stati realizzati risultati già si vedono. Un tema che invece non siamo riusciti ad affrontare negli ultimi 20 anni è quello del trasporto merci. In particolare il trasporto merci che attraversa la Pianura Padana da est a ovest. Chi frequenta le autostrade del Nord vede una teoria continua di camion. Bisogna fare – conclude il ministro – quello che ha fatto la Svizzera: iniziare a pensare che i camion possano essere trasportati su ferrovia. Però ci vogliono infrastrutture anche per questo”.