Palermo: Rfi, il Passante Ferroviario sarà completato
Il Passante ferroviario di Palermo non resterà un’opera incompiuta. Lo ha ribadito Rete Ferroviaria Italiana a Palermo dopo gli incontri dei giorni scorsi con le Istituzioni (Prefettura, Regione e Comune) in seguito alla paventata chiusura dei cantieri annunciata dalla SIS, azienda consortile esecutrice dei lavori.
Gli interventi per il raddoppio del Passante ferroviario, suddivisi in tre lotti costruttivi (tratte A, B e C), sono a oggi complessivamente giunti a una percentuale di realizzazione di circa l’80% (tratta A 96%, tratta B 49%, tratta C 86%) per un importo di 560 milioni di euro su un totale di 721 previsti.
Dopo l’improvviso annuncio che prospettava ai sindacati il licenziamento di 250 operai e il conseguente stop dei cantieri, motivato da presunti sopraggiunti maggiori oneri finanziari, RFI ha inviato alla SIS una diffida a cui ha fatto immediato seguito un perentorio invito a proseguire i lavori secondo un cronoprogramma che dovrà trovare attuazione entro il prossimo 14 novembre. A tal fine, le attività di cantiere saranno costantemente monitorate e, in caso di mancata puntuale realizzazione di quanto richiesto, si procederà con la cosiddetta “risoluzione in danno” del contratto. Ciò comporterebbe l’assegnazione dei lavori ad altra ditta e un inevitabile allungamento dei tempi per il completamento dell’opera. L’auspicio è che SIS, che sostiene di essere azienda economicamente solida, torni sui suoi passi e prosegua gli interventi, come da contratto, consentendo l’annunciata riapertura della linea ferroviaria per l’aeroporto di Punta Raisi entro giugno 2017.
Un ulteriore rallentamento è causato dall’attesa della dichiarazione di pubblica utilità dell’area di vicolo Bernava che la Regione deve ancora rilasciare, indispensabile per consentire a RFI di acquistare e demolire cinque palazzine e superare così le criticità legate alla galleria Imera. In merito a tale vicenda, inoltre, RFI si è sostituita al consorzio nel pagamento degli affitti di una settantina di famiglie coinvolte, pur non avendo alcun obbligo giuridico.
A fianco di RFI le Istituzioni: il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha definito “inaccettabile” lo stop ai cantieri, mentre la Regione Siciliana e il Comune di Palermo sono pronti a costituirsi parte civile nell’eventualità di azione legale da intraprendere nei confronti di SIS.
Indipendentemente dagli esiti della controversia, tanto RFI quanto le istituzioni si sono impegnate a vigilare affinché vengano tutelati i diritti delle maestranze impiegate nella realizzazione dell’opera. A ulteriore garanzia, l’intervento del Prefetto che ha convocato i soggetti interessati, inclusi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, a un tavolo di trattative per il 2 novembre durante il quale è stata ribadita la volontà di completare l’opera e rinnovata a SIS la richiesta di proseguire i lavori senza creare ulteriori situazioni che ne possano compromettere la realizzazione.