Partnership Italia-Turchia come driver verso Paesi Terzi: ultimo incontro CeSPI
Cosa possono fare insieme l’Italia e la Turchia nei paesi terzi? Se ne è discusso ieri a Roma durante l’ultima e conclusiva tavola rotonda del ciclo d’incontri “Italia- Turchia: un ponte verso Asia ed Africa” organizzato da CeSPI – centro per gli studi di politica internazionale – in collaborazione con lo studio legale Grimaldi. L’evento, ha visto la partecipazioni di illustri personalità appartenenti al mondo delle istituzioni ma anche a quello delle imprese e della finanza.
Una sfida importante per l’economia globale
Il tema centrale della discussione ha preso spunto dal ruolo crescente della politica estera turca rispetto al continente africano e alla zona euro-asiatica, nonché dai solidi legami tra Italia e Turchia. Durante l’incontro, l’onorevole Piero Fassino ha definito la Turchia un paese di natura strategica, con una politica estera di ampia proiezione, che esercita una funzione di potenza regionale, un paese con un mercato importante e dalla competitività avanzata. “Gli interessi bilaterali di Italia e Turchia possono portare ad azioni congiunte importanti verso i paesi africani e rappresentano una sfida sulla quale vale la pena di lavorare per l’economia globale”– ha affermato l’onorevole Fassino a conclusione del suo intervento.
Anche l’Ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia, Ömer Gücük, ha confermato che la collaborazione Italia- Turchia verso paesi terzi va incoraggiata con un approccio olistico. L’intervento del presidente dell’Ufficio degli Investimenti Repubblica di Turchia, Burak Dağlıoğlu, ha messo invece in evidenza l’importanza delle catene globali del valore (GVC) nello scenario delle collaborazioni verso paesi terzi e ha enfatizzato il ruolo della digitalizzazione e della tecnologia, soprattutto nell’ecosystem delle start up, il cui volume proviene per il 90% da investitori stranieri.
Le sinergie Italia – Turchia verso paesi terzi
Gianluca Guerriero, capo dell’ufficio commerciale dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara, ha affermato che la Turchia va vista sempre meno come mercato e sempre più come partner, in un’ottica di forte rilancio dei rapporti bilaterali, laddove l’Italia e la Turchia sono unite da un interscambio commerciale molto forte, destinato a crescere e a migliorare le sinergie tra i due paesi.
Francesco Sciaudone, managing partner dello studio legale Grimaldi, ha sottolineato l’importanza di un legal framework, necessario per continuare a dialogare ed investire, in modo che gli scenari geopolitici siano un’occasione per collaborare insieme.
Riccardo Landi – direttore agenzia ICE Istanbul- ha ricordato il ruolo dell’Italia come terzo partner commerciale europeo dopo gli Stati Uniti e la Cina e come, nonostante le difficoltà degli ultimi due anni, si siano concretizzati interessi reciproci che stanno già dando i loro frutti, grazie anche alla posizione di hub strategico della Turchia per i paesi vicini.
I nuovi settori strategici: difesa, petrolio e gas
Numerosi infine gli interventi provenienti da personalità appartenenti al mondo delle imprese e della finanza, che hanno offerto la testimonianza della propria presenza in Turchia, illustrando i molteplici progetti attuati nel paese e dimostrando come sempre più l’ Italia e la Turchia possono trovare modi per uno scambio di expertise, che permetterà di raggiungere risultati ancora maggiori, oggi più che mai anche in settori strategici come quello della sicurezza e difesa che rivitalizzano l’agenda turca verso l’Africa, ma anche del petrolio e del gas.