Piemonte, strade sicure: 600 mln per la manutenzione straordinaria di 1100 km
“Seicento milioni di investimenti aggiuntivi nel contratto di programma ANAS con orizzonte temporale fino al 2022 e la certezza della rimodulazione dei finanziamenti previsti per la Masserano-Ghemme sulle annualità 2018-2019″. A renderlo noto è la Regione Piemonte individuando i principali risultati dell’incontro svoltosi ieri al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Delegazione composta dall’Assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Francesco Balocco e dai Presidenti o rappresentanti delle Province (assente la sola Vercelli) e della Città Metropolitana.
Oggetto dell’incontro la complessa partita della riclassificazione delle strade provinciali, che ha visto impegnata Regione e Province in una lunga trattativa con il MIT e ANAS. Infatti, nel raggiungere un accordo con Città Metropolitana e Province (ad eccezione di quella di Vercelli), la Regione ha ottenuto che il passaggio di una parte della rete, oggi in capo alle provincie, ad ANAS fosse accompagnata dall’impegno a realizzare una serie di investimenti sulle strade trasferite (circa 1100 kilometri). Con le nuove risorse stimate in circa 600 milioni (previsti anche oltre il vigente Contratto di Programma ANAS 2016-2020, portando a oltre 900 milioni gli investimenti previsti in Piemonte) sarà possibile realizzare necessari interventi di manutenzione straordinaria (messa in sicurezza di ponti e strade) e realizzare opere importanti e attese da anni, sulla nuova rete di competenza ANAS. Il passaggio sarà ufficializzato nell’apposito DPCM già in fase di perfezionamento dal Ministero.
Un buon risultato – ha commentato l’assessore Balocco – frutto della collaborazione tra istituzioni, che consentirà di sgravare le province dagli oneri di manutenzione delle strade riclassificate e di realizzare importanti investimenti che altrimenti sarebbe stato difficile ottenere.
Sulla Masserano-Ghemme la preoccupazione riguardava il ritardo accumulato da ANAS nella progettazione del tracciato della “Pedemontina” Piemontese, che rischiava di compromettere il finanziamento di 80 milioni, previsti nel decreto Sblocca Italia del 2014 e vincolati alla presentazione del progetto entro la fine di quest’anno. Un apposito decreto del Governo, già approvato dalla Corte dei Conti, ma non ancora pubblicato, ha prorogato la scadenza, riprogrammando gli 80 milioni sulle annualità 2018 (75,08 milioni) e 2019 (i restanti 4,54), scongiurando la perdita del finanziamento.