Regioni: Bonaccini, 4,1 milioni nel 2018 per itinerari e percorsi ciclabili e pedonali
“Abbiamo compiuto un altro piccolo passo in avanti per favorire la mobilità dolce, ovvero gli spostamenti degli utenti vulnerabili, pedoni e ciclisti. Le Regioni infatti hanno dato il via libera al decreto di riparto che completa il finanziamento per il 2018 della progettazione e della realizzazione di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali, con 4,1 milioni di euro destinati alle Regioni cui si aggiungerà un pari cofinanziamento da parte dei Comuni coinvolti”, lo ha dichiarato Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
“La mobilità dolce è un tema che si inquadra in una strategia per lo sviluppo sostenibile che, come Conferenza delle Regioni, abbiamo posto al centro della nostra agenda. Peraltro – ha preannunciato Bonaccini – su questi e altri temi torneremo a confrontarci con Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), nel corso della prossima conferenza”.
Il decreto di riparto sarà ratificato in Conferenza Unificata e consentirà un ampliamento dei programmi di intervento presentati o approvati da parte delle Regioni rifinanziando il programma per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili, avviati nel 2016. I 4,1 milioni di euro stanziati oggi si aggiungono al precedente intervento di 12,7 milioni di euro che ha già ricevuto il via libera delle Regioni per il 2016. A questi si aggiungono ulteriori 14,7 milioni di euro che hanno ricevuto il via libera nel 2017 e che finanzieranno specificamente la realizzazione e la messa in sicurezza di piste ciclabili cittadine per Comuni con oltre 20.000 abitanti.
Si tratta di finanziamenti che prevedono anch’essi un cofinanziamento da parte dei Comuni di pari entità. Questo significa che nel complesso, nell’ultimo biennio, sono stati stanziati da parte dello Stato 31,4 milioni di euro a cui va aggiunta una quota di pari entità da parte dei Comuni – in questo importante ambito dello sviluppo della sicurezza dell’utenza vulnerabile – che porta il complesso delle risorse disponibili a quota 62,8 milioni.