Reti TEN-T: 4 milioni di euro al Porto di Civitavecchia per completare ultimo miglio ferroviario
La Commissione Europea aggiudica all’Autorità di Sistema Portuale dei porti di Roma altri 4 milioni di euro per potenziare l’ultimo miglio ferroviario del corridoio TEN-T nel Porto di Civitavecchia.
Il finanziamento arriva a seguito della riunione a Bruxelles del Comitato CEF (Connecting Europe Facility), composto dai rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti dei 28 Stati membri, come esito del bando CEF Transport 2019 – priorità “Projects on the Comprehensive Network”.
“Come noto, spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo , attualmente i binari non consentono di ospitare treni di lunghezza superiore ai 450 m; è richiesta, perciò, la scomposizione dei convogli per il carico e lo scarico, con notevoli “perditempo”, aggravi di costo ed inefficienze”. “Quella giunta ieri – continua di Majo – è, quindi, una notizia molto importante per il porto di Civitavecchia, soprattutto in termini di competitività dello scalo”.
La realizzazione degli interventi, stimabile in poco meno di due anni di lavori da concludersi presumibilmente entro il 2022, consentirà l’arrivo e la partenza dei treni merci lunghi fino a 680 m direttamente al porto garantendo, così, una maggiore efficienza del sistema nel suo complesso.
“L’obiettivo è quello di rendere quanto più possibile indipendenti ed efficienti i diversi cicli operativi connessi alle diverse attività merceologiche, obiettivo perseguibile solo attraverso l’integrazione logistica tra l’infrastruttura ferroviaria, le aree di pertinenza limitrofe e la viabilità di riferimento, al fine di una efficace ed efficiente gestione del traffico sia su ferro sia su gomma”, prosegue di Majo.
“Fast Track to the Sea” si inserisce, a pieno titolo, nella programmazione intermodale europea, dimostrando ancora una volta la rilevanza e l’importanza del porto di Civitavecchia nello scacchiere economico e marittimo internazionale e delle Autostrade del Mare, nonostante sia (ancora) inserita nella “rete comprehensive” e non (come invece auspicato) nella “rete core”, conclude il Presidente dell’AdSP.