Reti Ten-T: il porto di Ancona nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo
Il porto di Ancona è uno dei terminali meridionali del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, insieme ai porti di La Spezia, Livorno, Napoli, Bari, Taranto, Gioia Tauro e Palermo. Lo rende noto l’Autorità portuale di Ancona.
Il corridoio rientra nella mappa dei 9 che formeranno le arterie dei trasporti nel mercato unico europeo nell’ambito delle reti Ten-T.
Il corridoio attraversa collega alcuni tra i principali centri produttivi e di consumo del continente, dall’Italia alla Germania, proseguendo verso la penisola scandinava. La scelta del corridoio, osserva l’Authority, è coerente con la direttrice continentale dei traffici serviti dal porto di Ancona, in particolare attraverso le linee traghetto: i primi risultati dell’indagine che l’Ap sta conducendo sull’origine e destinazione dei mezzi pesanti in transito nel porto indicano infatti che più del 35% dei mezzi proviene da uno dei Paesi attraversati dal Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Italia esclusa), percentuale che sale al 67% se si aggiungono i mezzi provenienti dall’Italia settentrionale.
“Dopo anni di isolamento rispetto alle principali reti comunitarie di trasporto, con il conseguente limitato accesso ai fondi comunitari per le infrastrutture, si apre quindi per il porto di Ancona – rileva l’Ap – l’opportunità di avere pieno accesso a queste risorse per supportare la realizzazione delle opere marittime e terrestri necessarie allo sviluppo dello scalo, valorizzandone la funzione di nodo logistico per i flussi di traffico tra Europa continentale e Mediterraneo”.