Sì Tav: Giachino, è l’opera simbolo del ritorno al futuro e del ritorno al lavoro
40mila persone, secondo gli organizzatori, sono scesi in piazza Castello a Torino sabato 9 novembre a manifestare a favore della Tav.
“Da oggi fischia un vento diverso, un vento favorevole alle infrastrutture. La Tav è l’opera simbolo del ritorno al futuro e del ritorno al lavoro”. E della commissione costi-benefici non ce ne facciamo nulla – ha detto Mino Giachino, l’ex sottosegretario che è tra i promotori dell’iniziativa Sì Tav -. Sono pertanto orgoglioso di aver intuito il momento in cui lanciare una Petizione SìTAV che ha superato le 66.000 adesioni e che ha dato vita alla manifestazione di sabato, di cui avevo tutte le responsabilità civili e penali. Dopo 20 anni di no che hanno bloccato l’economia italiana che dal 1999 ad oggi ha perso 20 punti di PIL rispetto alla media europea, e che hanno danneggiato tutto il mondo dei trasporti. Mai il mondo dei trasporti e delle infrastrutture è stato al centro dell’attenzione. Aver organizzato tale evento mi onora”.
Giachino poi ha spiegato che la Tav rappresenta un ponte commerciale e turistico essenziale: “la manifestazione non sarà fine a sé stessa e proseguirà per dare al Paese la spinta al rilancio della economia e del lavoro anche attraverso l’aumento degli investimenti in infrastrutture e nello sviluppo dei trasporti e della logistica”.
Mentre la manifestazione si avviava alla conclusione, è intervenuta con un comunicato la sindaca Appendino: “Abbiamo sempre ascoltato tutti e continueremo a farlo. E l’ascolto è proprio una delle cifre che da subito ho voluto caratterizzasse questa Amministrazione, convinta che le divisioni di questo periodo storico nascano proprio da territori e comunità che per anni hanno provato a dialogare con Istituzioni divenute sorde. Oggi, in piazza Castello – al netto delle diverse sensibilità politiche – sono state sollevate delle critiche, che accolgo, ma c’erano anche molte energie positive”.