Sicurezza: diminuiscono le multe con il tutor
Multe in calo sulle strade italiane. Lo rivela uno studio Asaps sull’utilizzo del Safety Tutor, il sistema per la misurazione media della velocità, in riferimento al 2012. Secondo i dati diffusi dall’ Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale e da Autostrade per l’Italia, tra gennaio e dicembre la copertura del territorio prevedeva 318 portali, su 235 tratte, per oltre 2.900 chilometri di asfalto controllati. Complessivamente il sistema è stato acceso per 545.674 ore (+38,8% rispetto al 2011) sanzionando 489.448 eccessi di velocità, -29% rispetto all’anno precedente.
I risultati operativi, forniti dalla Polizia Stradale, hanno visto i dispositivi in azione, dal 2005 alla fine del 2012, per 1.704.301 ore con 3.108.548 violazioni accertate.
Già a un anno dalla sua introduzione (avvenuta il 23 dicembre 2005), furono riscontrate riduzioni dell’incidentalità (-22%), a dimostrazione del fatto che la velocità è il principale fattore di rischio di incidente. Il tasso di mortalità è diminuito del 50% già nel primo anno di utilizzo e quello relativo ai feriti del 34% nei tratti in cui era installato il dispositivo.
L’entrata in azione del controllo della velocità sulle tratte autostradali – precisa una nota Asaps – ha prodotto interessanti riflessi anche sull’infortunistica. I dati riportati per il 2012 dallo studio della Polizia Stradale sulle tratte A4, A1, A8 Area Lombardia, evidenziano che in rapporto all’attività del Tutor negli anni 2010-2011-2012, gli incidenti stradali, causati nella maggior parte dei casi dall’alta velocità, hanno subito un’importante flessione grazie anche ad un aumento dell’attività di controllo: si è passati infatti da un numero di ore di servizio di 39.999 nel 2010, 56.026 nel 2011 e 64.212 nel 2012. Il numero di verbali negli anni di riferimento e’ partito dai 93.407 del 2010, per diminuire (effetto deterrente e consapevolezza del controllo) a 75.927 nel 2011 e 74.767 del 2012. La lettura dei dati forniti dalla Polizia Stradale evidenzia, quindi, che i controlli hanno in questo caso dato l’esito sperato, contribuendo ad una riduzione sia del numero di verbali sia dell’incidentalità del 23%.