Sostenibilità: Toscana, in arrivo fondi per 10mln di euro a favore del cicloturismo
In arrivo nuove risorse per far progredire la rete ciclabile in Toscana. Nei giorni scorsi la Regione ha selezionato tra quelli presentati dagli enti locali sei nuovi progetti che saranno finanziati con fondi europei Por Creo per un valore complessivo di 8.437.500 euro. Dei sei progetti selezionati, cinque riguardano la Ciclopista dell’Arno, la grande via ciclabile che, abbinata al Sentiero della Bonifica, rappresenta l’asse centrale della rete regionale della mobilità ciclabile, per un valore di 7.187.500 €. In particolare sono stati finanziati i progetti presentati dai Comuni di San Miniato (assegnati 1.360.000 euro), Empoli (1.450.000 euro), Cascina (1.451.200 euro), Pisa (2.500.000 euro) e dalla Provincia di Arezzo (426.300 euro) al fine di realizzare nuovi tratti di ciclopista dell’Arno che ‘ricuciano’ interventi già realizzati o finanziati. Il sesto progetto, invece, riguarderà la Provincia di Livorno, alla quale vengono destinati 1.250.000 euro. A completare il quadro si aggiunge poi un ulteriore finanziamento statale da 1.033.950 euro concesso al Comune di San Giovanni Valdarno per la ciclopista del Valdarno Superiore, inserita all’interno del Piano nazionale della sicurezza stradale. Le risorse assegnate in questi giorni si vanno ad aggiungere a importanti finanziamenti già assegnati in precedenza. Per la sola Ciclopista dell’Arno recedenti finanziamenti, per un totale di circa 23 milioni di cui 16.742.650 € di finanziamento regionale ed il resto integrato dagli enti locali territorialmente interessati.
“Grazie a queste nuove risorse – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – il 90% dell’intera Ciclopista dell’Arno è finanziato e realizzabile. Stiamo investendo fortemente nella promozione dell’uso della bicicletta perché la Toscana crede fortemente nella mobilità sostenibile e sta portando avanti numerose azioni su più fronti per favorire l’uso di mezzi alternativi all’auto, sia per gli spostamenti nel tempo libero che nel quotidiano. La bicicletta è il mezzo più sano e pulito ed è ben combinabile con il treno. Investire sulle ciclabili, soprattutto su grandi itinerari come quello dell’Arno e della Bonifica, che collegano numerose realtà attraverso ambienti di pregio, ha un doppio valore: di mobilità e turistico, può favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile, come avviene in molte parti d’Europa, e al tempo stesso offrire itinerari sicuri e punti di scambio intermodali per gli spostamenti quotidiani dei nostri cittadini”. La Ciclopista dell’Arno va dalla sorgente alla foce del fiume Arno ed abbinata con il Sentiero della Bonifica, che segue il Canale maestro della Chiana, è un percorso ciclabile che, una volta completato, permetterà di viaggiare su due ruote e in tutta sicurezza dal Casentino fino a Marina di Pisa e, attraverso il collegamento con la Val di Chiana, fino all’Umbria. Avrà una lunghezza totale di circa 404 km, è stato suddiviso in 14 tratte e toccherà 3 province, la Città metropolitana di Firenze e 57 Comuni. Lungo il percorso della ciclovia si trovano oltre 40 stazioni ferroviarie Trenitalia/TFT e numerosi terminal bus, in modo da garantire un’ottima intermodalità. Saràcollegata ed integrata da altre itinerari ciclabili di rilevanza europea quali: l’itinerario Verona – Firenze, che si sviluppa lungo l’Eurovelo 7 o Ciclovia del Sole dalla Norvegia fino a Malta, e la ciclopista Tirrenica, che si svilupperà sulla costa per oltre 400 km, oltre alla Francigena ciclabile che attraversa la Toscana nella sua parte centrale.
Della lunghezza totale di 404 km, 145 km sono già percorribili in completa sicurezza(il 36% del totale), 40 km sono in fase di realizzazione (il 10% del totale, primo lotto del tratto Stia-Ponte Buriano, tratto compreso tra il confine della Provincia di Arezzo ed il centro di Incisa, e il collegamento sentiero della bonifica – stazione di Arezzo, oltre alla passerella sul canale maestro della Chiana). Altri 180 km sono oggetto del finanziamento e saranno realizzati entro il 2020(il 44% del totale). I restanti 38 km (10% del totale) necessari al completamento dell’opera sono in corso di definizione e verranno comunque resi percorribili entro il 2020. Le politiche regionali in materia di mobilità sono state definite dal PRIIM-Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità. Questo strumento di programmazione unitaria mira a integrare la rete infrastrutturale presente sul territorio, con i sistemi di mobilità “dolce”. Il raccordo intermodale tra i mezzi pubblici e la rete ciclabile ed escursionistica è particolarmente importante per la valorizzazione del turismo sostenibile, che vuole vivere il territorio con in bicicletta o camminando.