Strada dei Parchi: incontro tra istituzioni e associazioni sulla questione dei pedaggi
I parlamentari abruzzesi sono intervenuti sabato scorso all’incontro promosso da Cna-Fita e Federconsumatori sulla questione dei pedaggi sulle autostrade di competenza regionale: A24 e A25.
Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha proposto la sterilizzazione al 2% dell’aumento dei pedaggi, per un congruo numero di anni; l’avvio di importanti e urgenti interventi di manutenzione; la creazione di nuovi servizi a favore degli utenti abituali delle due arterie.
I Decreti Interministeriali del 31 dicembre scorso che hanno adeguato le tariffe di pedaggio autostradale per la Strada dei Parchi prevedono un aumento del 3,45%, contro una media nazionale del 1,09%.
Gran parte delle concessionarie italiane (20 su 27) non ha avuto maggiorazioni, tra il 2009 e il 2016 gli aumenti concessi a Strada dei Parchi S.p.a. hanno raggiunto il 42,88%. L’aumento di quest’anno (+3,45%) è secondo solo a quello concesso a Satap Tronco A4 S.p.A., gestore della Milano-Torino (+6,50%). Sempre tra il 2009 e il 2016, sulla Roma-L’Aquila il pedaggio è aumentato complessivamente del 187%.
Secondo D’Alfonso “Occorre avviare una trattativa su basi realistiche e certe, che tuteli le giuste aspettative delle imprese e dei pendolari, garantendo la sicurezza di chi viaggia, ma anche il legittimo interesse dei gestori delle autostrade per Roma a remunerare i propri investimenti”.
I parlamentari intervenuti all’incontro, accogliendo alcune delle richieste presentate da Cna-Fita e Federconsumatori, si sono impegnati ad avviare, già nelle prossime settimane, un’iniziativa comune, rivolta a Governo e Società di gestione per difendere le ragioni degli abruzzesi.
Cna, citando la “Relazione relativa alla Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali per l’anno 2014”, ha sottolineato i limiti infrastrutturali, auspicando “che il Governo tramite il Ministero dei Trasporti solleciti Strada dei Parchi Spa a raggiungere standard qualitativi, di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente almeno pari ad altri concessionari di tratti autostradali montani” e chiedendo una moratoria triennale o quinquennale che blocchi le continue richieste di aumento dei pedaggi autostradali che Strada dei Parchi S.p.a. presenta al Ministero dei Trasporti.
La “Relazione relativa alla Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali per l’anno 2014” del Ministero dei Trasporti, riguardo alla Strada dei Parchi, rispetto ad altre infrastrutture autostradali in concessione, presentava: un numero di rilevatori di nebbia pari a 0; un numero di rilevatori di ghiaccio pari a 0; una percentuale di stalli per veicoli pesanti in aree di servizio notevolmente inferiore al numero degli stalli di altre autostrade di montagna prese in esame (Autostrada del Brennero, Autostrada dei Fiori, Autocamionale della Cisa, Autostrada Torino-Savona); una percentuale di punti di rifornimento di benzina/gasolio nettamente inferiore rispetto alle altre tratte autostradali prese in esame.
Da un punto di vista ambientale, a differenza di Autostrada del Brennero, Autocamionale della Cisa e Autostrada Torino-Savona, “Strada dei Parchi” risulta non aver prodotto energia da impianti fotovoltaici. Da un punto di vista della certificazione di qualità, a differenza di Autostrada del Brennero (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001), Autostrada dei Fiori e Camionale della Cisa (ISO 9001), Strada dei Parchi nel 2014 non risultava averne conseguita alcuna.