Tav, Confindustria Vicenza al governo: “spariti i fondi”
Veneto dimenticato, niente fondi per la Tav. E’ la denuncia espressa da Confindustria Vicenza in una lettera inviata a numerosi esponenti delle istituzioni locali e nazionali. Gli industriali vicentini si muovono in vista della riunione del Cipe, che il 26 giugno si riunirà per delineare le opere “prioritarie” da allegare al Dpef 2010-2014.
La lettera è stata inviata dal presidente di Confindustria Vicenza Roberto Zuccato al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, al ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, ai ministri veneti Brunetta, Sacconi e Zaia, al presidente della regione Giancarlo Galan e ai parlamentari vicentini.
Gli industriali vicentini rilanciano così l’allarme segnalato dal presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat: mancano completamente gli stanziamenti destinati alla progettazione e alla realizzazione della linea ferroviaria Alta Capacità/Alta Velocità nel tratto Verona-Padova.
“Dall’allegato infrastrutture al Dpef per il 2009/2013 e dalla delibera Cipe del 6 marzo 2009 risulta”, spiega Zuccato, “che il progetto preliminare della tratta Brescia-Verona è stato approvato già nel dicembre 2003, mentre quello della tratta Verona-Padova è stato approvato nel marzo 2006, seppur suddiviso in due fasi.
“Mi pare, quindi, del tutto infondato e strumentale”, prosegue il presidente, “attribuire a presunte responsabilità della Regione Veneto – che ha, invece, inserito il corridoio infrastrutturale indicato nel 2006 dal CIPE anche nel PTRC adottato nel febbraio 2009 – o degli enti locali vicentini, se l’iter progettuale della linea Verona-Padova non ha fatto alcun passo in avanti negli ultimi tre anni! Piuttosto”, specifica Zuccato, “Rfi Spa non ha fino ad ora ottemperato alle richiamate prescrizioni del Cipe, circostanza ammessa dallo stesso amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ing.
Moretti, che ha addotto a giustificazione l’assenza di risorse destinate anche alla sola progettazione del tratto veneto della Alta Velocità”.
Tra il 2008 e il 2009, accusa Zuccato, sono ‘spariti’ 120 milioni di euro destinati alla tratta ferroviaria veneta. Se infatti il contratto di programma tra Ministero e Rfi indicava l’anno scorso “per l’intero periodo 2007-2011 un fabbisogno complessivo di 120 milioni di euro”, nella bozza dell’aggiornamento 2009 del contratto “l’importo non compare più come fabbisogno di competenza dell’anno in corso!”
“Se questa scelta fosse confermata”, conclude il Presidente, “sarebbe innegabile una precisa responsabilità politica, che avallerebbe l’inerzia di Rfi Spa, differendo sine die la progettazione definitiva della tratta veneta Alta Capacità/Alta Velocità e quindi la sua cantierabilità”.