Toninelli, audizione in Senato: sul tavolo mobilità dolce, fusione Fs-Anas, Tav e sicurezza stradale
Far circolare le biciclette nelle corsie preferenziali o nelle strade riservate al trasporto pubblico locale di linea nelle città. È una delle modificha al Codice della strada su cui è al lavoro il Mit, come ha spiegato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli,
in audizione in commissione Lavori pubblici al Senato.
“Investiremo delle risorse pubbliche per attuare un serio piano nazionale per le piste ciclabili, che spinga verso una mobilità dolce e green e garantisca più tutele per i ciclisti”, ha detto Toninelli. “Incentiveremo lo sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e di un sistema di bike-sharing capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma”. E ancora: “investiremo nella creazione di ciclostazioni in prossimità dei parcheggi intermodali, delle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli autobus, nonché prossime ai siti di interesse turistico. Abbiamo confermato lo stanziamento complessivo di 361,78 milioni di euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, un’infrastruttura che promuove la mobilità ”dolce” e crea una ulteriore attrattiva legata alle biciclette e al turismo sostenibile. Lo schema di decreto è pronto e individua i criteri di ripartizione delle risorse per il 2016/19. Per la ripartizione delle risorse stanziate – ha specificato il ministro – il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attende solo l”invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, che abbiamo provveduto a sollecitare. Verranno inoltre previste linee di arresto avanzate per i ciclisti ai semafori e si renderà più facile il trasporto di biciclette sugli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea”.
“Puntiamo a permettere ai motorini elettrici di potenza superiore ad 11 Kw, che possono essere guidati solo da maggiorenni, di circolare nelle autostrade e nelle principali strade extraurbane. Una misura che andrà a colmare un vuoto normativo e che ha l’obiettivo di incentivare l’uso di mezzi di trasporto a bassa emissione“, ha aggiunto Toninelli. “Colgo questa occasione per annunciarvi che stiamo lavorando a un piano di incentivi per quegli enti locali che metteranno in campo tutte le politiche e gli strumenti utili allo scopo di diminuire le vittime della strada sul loro territorio”.
Sul fronte sicurezza, ha spiegato: “Il bollettino dei morti per incidenti stradali nel 2017 è peggiorato, parliamo di 95 vittime in più rispetto al 2016, oltre 3.300 in totale. E io non posso accettare, non posso tollerare questi dati. L’Europa – ha aggiunto Toninelli – punta a zero morti nel 2050, ma lItalia è totalmente fuori target e ha già perso incentivi economici dall’Ue per colpa degli obiettivi mancati. Dobbiamo recuperare il gap e possiamo farlo anche investendo sulla capacità delle buone amministrazioni locali di rendere le proprie strade più sicure”. “Ma – ha ancora specificato il ministro – serve una forte azione culturale accanto ad interventi normativi ed infrastrutturali che consentano l’abbattimento del traffico veicolare privato, in modo da rendere, soprattutto in città, la mobilità in auto più lenta e regolare”.
Fusione Fs-Anas
Sulla fusione tra Ferrovie dello Stato e Anas “il Governo ha svolto un’attenta analisi avvalendosi della consultazione degli operatori interessati. Tutti hanno convenuto sulle criticità della fusione che non sarebbero state adeguatamente valutate”, ha detto il ministro, precisando che “le eventuali sinergie industriali, infatti, possono essere realizzate ugualmente, a prescindere da una fusione che rappresenta un fallimento annunciato, secondo le considerazioni già svolte fin dall’anncio dell’operazione e che hanno trovato conferma nei recenti approfondimenti del Ministero”.
Il fronte Tav
“I timori paventati riguardo ai possibili effetti negativi che potrebbero derivare da questo programma di elementare razionalità non hanno alcun fondamento”, ha detto Danilo Toninelli, illustrando alla Commissione l’analisi costi-benefici avviata dal dicastero su opere come la Tav, il Terzo Valico, la Gronda autostradale di Genova. Un’analisi, ha precisato, che “sarà condotta nell’ambito della situazione di contesto e del quadro normativo vigente”.
“Non vi è nessuna ragione – ha detto Toninelli – per la quale l’Italia, a prescindere dall’esito dell’analogo lavoro svolto in Francia, in applicazione del programma concordato dall’attuale maggioranza parlamentare, non ridiscuta integralmente il progetto, pur nell’applicazione dell’accordo tra i due Paesi e all’esito di una nuova valutazione complessiva di costi e benefici alla luce della
situazione attuale”.