Toscana, ponti: Regione, Anci e Upi annunciano il monitoraggio completo entro un anno
La Toscana prova a fare un salto di qualità nel monitoraggio dei ponti di competenza degli enti locali. Dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova del 14 agosto, la Regione insieme ad Anci, Upi e città metropolitana di Firenze adotta un protocollo di intesa che sancisce l’istituzione di un tavolo tecnico. L’obiettivo è di completare in sei mesi, massimo un anno, il check up di tutti e 5.000 i ponti delle 10.000 strade regionali, comunali, provinciali esistenti inToscana.
Intanto, sabato la Giunta regionale invierà alministero dei Trasporti un primo elenco delle priorità e degli interventi che la Toscana intende compiere sul fronte infrastrutturale. “Non partiamo dall’anno zero – ribadisce, nelcorso di una conferenza stampa il presidente della Regione, Enrico Rossi – prendiamo lezione dall’evento tragico e inaspettato di Genova. Vogliamo mettere sotto monitoraggio stretto tutti iponti e tutte le infrastrutture in cemento armato procedendo inmaniera sistematica”.
Il tavolo, aggiunge, formulerà coi tecnici della Regione, delle Province, della Città metropolitana “delle linee guida che saranno omogenee su tutto il territorio per verificare la stabilità dei nostri ponti”. In 12 mesi al massimo questi avranno una certificazione dello stato di sicurezza, una scheda eanche una previsione delle opere di manutenzione in ragione delle vulnerabilità riscontrate. Al tavolo, probabilmente, saranno invitati anche diversi tecnici esterni grazie a degli accordi daprendere con gli ordini professionali.
“Tutto questo richiederà un finanziamento – ammette il governatore – vedremo come affrontareil punto”. La Toscana per il presidente della Giunta regionaleparte da una buona base. Del resto, fa notare, “è l’unica regione ad avere un monitoraggio satellitare, realizzato insieme all’università di Firenze. È uno strumento che ci consente di controllare gli spostamenti anche millimetrici delle strutture: dalle case ai monti”.
Da questa opera di verifica restano almomento fuori le strade e i sovrappassi appartenenti ad Anas e Autostrade: “Chiederemo alle prefetture come lo Stato si regola in questo caso – annuncia Rossi -, dal momento che tali strade non sono di nostra competenza, ma sono transitate ugualmente dai cittadini toscani”.