Traforo del Frejus: rimosso l’ultimo diaframma della seconda galleria
E’ stato rimosso l’ultimo diaframma della seconda galleria del traforo del Frejus. Dopo 4 anni dall’apertura del cantiere è stato dunque completato lo scavo della seconda canna del tunnel autostradale che collega l’Italia alla Francia attraverso le valli di Susa e Maurienne. Ricordiamo che la seconda galleria corre parallela a quella già in esercizio, che fu inaugurata il 12 maggio 1979.
Alla cerimonia per la caduta dell’ultimo diaframma ha partecipato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi insieme al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e i vertici delle società concessionarie Sitaf (italiana) e Sftrf (francese). Secondo le previsioni, la galleria sarà aperta al traffico nel 2019, una volta terminata la realizzazione dei fabbricati di esercizio sui piazzali d’imbocco e gli impianti di ventilazione, illuminazione antincendio e raffrescamento. Il costo complessivo dell’opera è di 407 milioni di euro, ripartiti tra Italia e Francia. La seconda canna è lunga 12.878 metri, di cui 6.380 sul territorio italiano, ha un diametro interno di 8 metri ed è dotata di 34 rifugi e 10 stazioni tecniche.
“E’ un segnale importante – ha detto Lupi – perché fa vedere che le opere non sono solo sulla carta o nei sogni, ma sono anche realtà. E questa è una grande realtà, come lo è la Torino-Lione”. Ricordando l’incendio del 2010, il ministro ha precisato che “l’opera risponde all’esigenza di sicurezza ed era un dovere, morale prima che politico, realizzare questa galleria di sicurezza che poi si è scelto diventasse anche una galleria di transito perché le migliori tecnologie e i migliori studi ci dicono che è nella suddivisione del traffico che si può garantire la vera sicurezza per camion e auto”.