Transizione energetica: Commissione Ue presenta l’atto delegato complementare Clima per guidare investimenti in gas e nucleare
“L’Ue è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e per raggiungerla dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione. Aumentare gli investimenti privati nella transizione è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi climatici. Oggi definiamo condizioni rigorose per aiutare a mobilitare i finanziamenti per sostenere questa transizione, lontano da fonti energetiche più dannose come il carbone. E stiamo aumentando la trasparenza del mercato in modo che gli investitori possano identificare facilmente le attività del gas e del nucleare in qualsiasi decisione di investimento”.
Così Mairead McGuinness, Commissaria responsabile per i Servizi finanziari, la Stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, a margine della presentazione da parte della Commissione europea dell’atto delegato complementare “Clima” della tassonomia sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici che riguarda alcune attività del gas e del nucleare. I Commissari hanno raggiunto un accordo politico sul testo, che sarà adottato formalmente non appena le traduzioni saranno disponibili in tutte le lingue dell’UE.
Guidare gli investimenti privati nei settori gas e nucleare
Sono necessari molti investimenti privati affinché l’Ue diventi neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. La tassonomia – spiega la Commissione – mira a guidare gli investimenti privati verso le attività necessarie per raggiungere la neutralità climatica.
L’obiettivo è accelerare la transizione, attingendo a tutte le soluzioni possibili per aiutare gli Stati a raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti dall’Europa.
Tenendo conto dei pareri scientifici e dell’attuale progresso tecnologico, la Commissione ritiene che nella transizione vi sia un ruolo per gli investimenti privati nel gas e nelle attività nucleari.
Condizioni chiare e rigorose e obbligo di trasparenza
Le attività nel settore del gas e del nucleare selezionate sono in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue e ci consentiranno di accelerare il passaggio da attività più inquinanti, come la produzione di carbone, verso un futuro climaticamente neutro, basato principalmente su fonti di energia rinnovabile.
In particolare, l’atto delegato complementare “Clima”:
- Introduce ulteriori attività economiche dal settore energetico nella tassonomia dell’Ue. Il testo stabilisce condizioni chiare e rigorose subordinatamente alle quali talune attività nucleari e del gas possono essere aggiunte come attività transitorie a quelle già contemplate dal primo atto delegato sulla mitigazione e l’adattamento climatico, applicabile dal 1° gennaio 2022.
Queste condizioni rigorose sono: sia per il gas che per il nucleare, che contribuiscano alla transizione verso la neutralità climatica; per il nucleare, che soddisfi i requisiti di sicurezza nucleare e ambientale; e per il gas, che contribuisca al passaggio dal carbone alle rinnovabili.
Condizioni aggiuntive più specifiche si applicano a tutte le attività di cui sopra e sono specificate nell’attuale atto delegato complementare. - Introduce specifici obblighi di divulgazione e trasparenza per le imprese in relazione alle loro attività nei settori del gas e dell’energia nucleare.
Per garantire la trasparenza, la Commissione ha modificato l’atto delegato sulla divulgazione della tassonomia, in modo che gli investitori possano identificare quali opportunità di investimento includono attività nel settore del gas o del nucleare e compiere scelte informate.
“La nostra missione è la neutralità climatica. Dobbiamo agire ora se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi per il 2030 e il 2050 – ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per un’Economia che lavora per le persone –. L’atto delegato di oggi riguarda l’accompagnamento dell’economia dell’Ue nella transizione energetica, una transizione giusta, come ponte verso un sistema energetico verde basato su fonti di energia rinnovabili. Accelererà gli investimenti privati di cui abbiamo bisogno, soprattutto in questo decennio. Con le nuove regole di oggi, stiamo anche rafforzando la trasparenza e la divulgazione delle informazioni, in modo che gli investitori prendano decisioni informate, evitando così qualsiasi greenwashing”.
Documento al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo
Una volta tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’Ue, l’atto delegato complementare sarà formalmente trasmesso ai colegislatori per il controllo.
Il Parlamento e il Consiglio europeo avranno quattro mesi per esaminare il documento e, qualora lo trovassero necessario, opporsi.
Entrambe le istituzioni possono richiedere altri due mesi di tempo di controllo. Trascorso il periodo di esame e se nessuno dei colegislatori si oppone, l’atto delegato complementare entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2023.