Turchia: il rapporto UNCTAD conferma la crescita degli investimenti diretti esteri
E’ stato pubblicato lo scorso giugno da UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development) il rapporto annuale sui flussi mondiali degli investimenti diretti esteri (IDE). Sotto la lente di ingrandimento, le tendenze globali nel finanziamento degli investimenti sostenibili, la ripresa degli investimenti dopo la pandemia, gli investimenti greenfield,i finanziamenti di progetti nelle infrastrutture, le riforme fiscali internazionali, gli strumenti di promozione degli investimenti, le zone economiche speciali ed i quadri di cooperazione regionale.
Il rapporto mostra una decisa crescita degli IDE verso la Turchia. Secondo i dati raccolti, gli afflussi globali di IDE sono aumentati del 79%, toccando la quota 14 miliardi di dollari e nel 2021 hanno registrato un aumento del 64%, raggiungendo 1,58 trilioni di dollari rispetto all’anno precedente, a causa del rimbalzo del mercato delle fusioni e acquisizioni e grazie alla robusta crescita del project finance internazionale. In particolare, Il 44% degli IDE 2021 in Turchia è rappresentato da investimenti nei servizi, soprattutto aziende di e-commerce. In totale, i flussi di IDE verso la Turchia dal 2002 hanno superato i 240 miliardi di dollari a causa della forte performance del paese negli ultimi 19 anni, contribuendo in modo significativo allo sviluppo sostenibile del paese.
L’analisi degli altri paesi
Il report ha effettuato un’analisi su scala globale e regionale, con i paesi sviluppati che seguono un trend al rialzo pari a 746 miliardi di dollari, mentre le economie dei paesi in via di sviluppo hanno registrato un aumento del 30%, raggiungendo un picco di 837 miliardi di dollari nel 2021. L’Europa ha fatto la parte del leone con una quota del 60%, seguita da Asia e America con quote rispettivamente del 23% e del 16%.