Via al cantiere per la Gronda di Genova: firmato Protocollo tra ASPI, MIT e istituzioni locali
Ogni anno 7000 maestranze impegnate per la realizzazione di 72 km di viabilità autostradale, di cui 25 gallerie (per una lunghezza totale pari a 50 km), 37 tra ponti e viadotti (di cui 16 nuovi e 21 esistenti). Un progetto pensato per fare da raccordo tra tutti i punti nevralgici del sistema di trasporto ligure, dall’aeroporto al porto fino alle ferrovie, per un’infrastruttura che interessa tutta la viabilità ordinaria che corre da Ovest a Est del territorio urbano.
Firmato in Prefettura il Protocollo d’intesa per la realizzazione della Gronda di Genova, atto con cui viene riconosciuto l’alto valore strategico e confermata l’urgenza rispetto ai tempi dell’esecuzione, dell’opera, in quanto azione di fondamentale interesse per lo sviluppo territoriale e nazionale da un punto di vista economico-sociale. Il Protocollo è stato firmato da Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sindaco della Città Metropolitana di Genova, Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia S.p.A.
L’infrastruttura – spiega ASPI – rafforzerà la logistica territoriale in risposta ai crescenti flussi di traffico sulla rete ligure e costituirà un vero e proprio motore dello sviluppo del sistema-Paese e della mobilità nazionale. Un’infrastruttura destinata a rivoluzionare la viabilità ligure e nazionale, che vedrà ogni giorno transitare più di 40mila veicoli, di cui più di 8mila mezzi pesanti, per la quale si prevede un investimento complessivo stimato di oltre 4 miliardi di euro, interamente finanziato dalla società concessionaria dell’opera, Autostrade per l’Italia.
Un’opera altamente strategica per la mobilità non solo ligure ma nazionale
“Per Autostrade per l’Italia è motivo di profondo orgoglio essere protagonista della più grande sfida ingegneristica in Europa – dichiara Roberto Tomasi, amministratore delegato del Gruppo Aspi –. Si tratta di un’opera strategica per cui saranno utilizzate tecniche realizzative e soluzioni ingegneristiche all’avanguardia, in un contesto unico in ambito nazionale e internazionale. La Gronda è un’infrastruttura che sarà motore dello sviluppo del sistema-Paese e la mobilità nazionale, rafforzando la logistica territoriale con effetti positivi per l’economia italiana. L’opera darà benefici alla città di Genova grazie alla delocalizzazione del traffico cittadino, alimentando attrattività e sostenibilità. Inoltre, darà nuovo slancio alla strategicità del Porto e agli scambi commerciali, agevolando i flussi dei mezzi pesanti e di traffico in generale”.
Il progetto di adeguamento del sistema A7-A10-A12 prevede la realizzazione di un nuovo tratto a due corsie per senso di marcia, con il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di attraversamento del Comune di Genova dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima. Oltre all’alleggerimento del traffico cittadino, ottenuto separando i flussi di traffico metropolitano e quelli di lunga percorrenza, sarà migliorata la connessione con i luoghi nevralgici per l’economia del Nord-Ovest.
Un progetto sostenibile ed energeticamente autosufficiente
Sul versante della sostenibilità, il progetto si caratterizza per una particolare attenzione all’ambiente, oltre a portare beneficio per quanto riguarda la qualità dell’aria: le polveri sottili subiranno una riduzione fino al 54%, come la CO2 che, grazie agli interventi di riforestazione per 31 ettari di nuovi boschi, si abbatterà di 655 tonnellate rispetto ad oggi.
Quasi il 100% dei materiali di scavo delle gallerie non viaggeranno su gomma, ma attraverso un apposito slurrydotto e verranno riutilizzati per la realizzazione della banchina dell’aeroporto, che vedrà anche l’installazione di impianti fotovoltaici per 25 ettari.
Il nuovo tratto sarà autosufficiente dal punto di vista energetico: il fotovoltaico coprirà infatti il 100% del fabbisogno dell’infrastruttura, mettendo a disposizione del territorio il restante 50% dell’energia prodotta.
Nella realizzazione della Gronda di Genova sarà impiegata l’intera compagine delle società controllate del Gruppo Autostrade per l’Italia, in quanto operatore integrato della mobilità: la società di ingegneria Tecne, la società di costruzioni Amplia, la società di ITS Movyon, Elgea, impegnata nella produzione di energia da fotovoltaico sulla rete, e Free to X, società che opera per la mobilità sostenibile e il miglioramento dei servizi all’utenza.