Its: a Bologna un convegno Tts sul mondo dei sistemi tecnologici per la mobilità
Pagare con una smart card o smartphone l’autobus, la metro, il treno, i parcheggi, oppure scaricare sul telefono un’App per evitare le congestioni, ritrovare la macchina rubata grazie a un dispositivo antifurto di localizzazione, controllare il traffico della tangenziale sul monitor del pc di casa oppure esserne informati con un sms o un alert direttamente sul cruscotto della vettura. La vita degli automobilisti, dei pendolari o degli operatori del trasporto potrebbe essere molto più facile se queste tecnologie, per la maggior parte già presenti sul mercato, fossero in grado di dialogare tra loro e fare “rete”.
E’ questo l’obiettivo contenuto in un Position Paper che TTS Italia (Associazione nazionale per la telematica per i trasporti e la sicurezza) ha realizzato con il contributo di Club Italia (Associazione, senza scopo di lucro, che promuove l’utilizzo di sistemi di pagamento e di accesso basati su carte intelligenti (a microchip), con validazione di prossimità (contactless) e mobile, integrati con i sistemi di infomobilità) e ha consegnato al Ministero dei Trasporti in occasione dell’evento “Il nuovo mondo dei sistemi tecnologici per la mobilità. La domanda e l’offerta si incontrano” che si è svolto a Bologna.
Il documento arriva alla vigilia di due importanti appuntamenti per il settore delle tecnologie legate alla mobilità: entro il prossimo 27 febbraio infatti l’Italia dovrà recepire una direttiva sugli ITS (Intelligent Transportation Systems), mentre entro il prossimo agosto il nostro paese è chiamato a presentare a Bruxelles il piano nazionale degli ITS.
“La Direttiva ITS – ha ricordato Rossella Panero, presidente di TTS Italia – rappresenta una vera opportunità per il settore e per l’intera rete nazionale dei trasporti. Gli ITS sono lo strumento che consente di rendere il nostro sistema più efficiente e più sicuro: hanno un impatto determinante sull’agevolezza degli spostamenti delle persone e delle merci e quindi per la produttività e competitività del nostro Paese”.
“Anche per la bigliettazione elettronica – secondo il Presidente di Club Italia, Ezio Castagna – sta entrando in un percorso europeo di forte innovazione e standardizzazione. Alla promozione e sviluppo di nuovi sistemi di pagamento innovativi come le smart card, le App sui cellulari, QRcode, sms vogliamo abbinare l’integrazione fra tutti i servizi di trasporto pubblico e altri servizi come parcheggi, taxi, teatro, ecc”.
Quattro le aree prioritarie per sviluppare il mercato delle tecnologie legate ai trasporti. In primis, secondo il documento presentato questa mattina, occorre potenziare l’informazione su tutte le modalità dei trasporti. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto rendendo obbligatoria la raccolta dei dati di traffico a carico dei gestori delle infrastrutture che avrebbero anche l’obbligo di renderli pubblici (non necessariamente a titolo gratuito). Il Ministero dei Trasporti sarebbe chiamato all’istituzione di veri e propri hub territoriali con il compito di sorvegliare anche sull’attendibilità dei dati raccolti.
La seconda indicazione riguarda l’uso obbligatorio dei sistemi di monitoraggio del trasporto passeggeri e merci (in particolare per quelle pericolose). Un’attenzione che consentirebbe di sviluppare una serie di servizi utilissimi per l’utenza che vanno dalla bigliettazione elettronica al controllo dello stato del mezzo o del carico. Il terzo step è legato agli ITS per la sicurezza: il consiglio è quello di incrementare, sull’esempio di altri Paesi, la diffusione, anche in after market, di dispositivi per la limitazione della velocità, il controllo del tasso alcolemico dell’autista, i cosiddetti “sistemi cooperativi”, ovvero dialoganti con l’infrastruttura per avere informazioni utili alla conduzione del mezzo in particolari situazioni, come per esempio le chiamate di emergenza (eCall). Infine, il collegamento tra veicoli e infrastrutture dovrebbe far nascere il concetto di infrastruttura tecnologica anche in fase di progettazione ed esecuzione di nuove realtà.
Moltissime le best practice nazionali e internazionali presentate durante la due giorni di Bologna.