Logistica al CNPR Forum: il futuro dell’Italia in strade, ferrovie, porti e lavoro
Per lo sviluppo della logistica investire in strade, ferrovie, porti, migliori condizioni lavorative e approccio intermodale
In Italia, il settore della logistica è una colonna portante per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
La logistica coinvolge quasi 82mila aziende e genera un fatturato di oltre 92 miliardi di euro, contribuisce per il 5,4% al prodotto interno lordo nazionale.
La logistica non è solo un semplice servizio, ma un elemento essenziale per l’efficienza delle imprese e la competitività sul mercato internazionale.
È quanto emerso nel corso del CNPR forum “Trasporti tra innovazione e sostenibilità: sfide di un settore chiave per la competitività”, promosso dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
Investimenti della logistica su strade, ferrovie e porti e spazi
Graziano Pizzimenti, deputato della Lega in Commissione Ambiente a Montecitorio, sottolinea l’importanza di due fattori per un servizio di logistica adeguato in Italia: gli investimenti su strade, ferrovie e porti, e la disponibilità di spazi per costruire magazzini e piattaforme di logistica.
“Il settore della logistica è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Senza una logistica ben organizzata, sia all’interno che verso l’esterno, non è assolutamente possibile fare impresa“, ha dichiarato Pizzimenti. Ha inoltre evidenziato come la tendenza delle imprese di produzione sia quella di esternalizzare quasi completamente la logistica, le attività di trasporto e magazzinaggio, riducendo i costi di stoccaggio e migliorando l’efficienza operativa.
Le sfide della logistica: sostenibilità e mano d’opera lavoro
Luigi Nave, senatore del M5s in Commissione Industria a Palazzo Madama evidenzia la necessità di infrastrutture più sostenibili e affronta la questione della carenza di manodopera. “La priorità è alzare il tetto degli stipendi. Non si trovano lavoratori perché i salari sono troppo bassi”, ha affermato Nave, proponendo l’introduzione della paga minima oraria. Ha inoltre sottolineato l’importanza di potenziare le infrastrutture di ferrovie e porti per ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci su strada.
Italia: un Hub nel mediterraneo
Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia in Commissione Politiche dell’Unione Europea, ha evidenziato la posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo, considerando il Paese un grande terminale naturale per il trasporto delle merci provenienti dal Canale di Suez. “Per trasformare concretamente l’Italia in un hub di logistica, servono le infrastrutture. Per questa ragione è a favore del Ponte sullo Stretto e dell’alta velocità per il trasporto delle e merci,” ha dichiarato Cattaneo. Ha inoltre menzionato progetti infrastrutturali come la Torino-Lione, fondamentali per migliorare la competitività del Paese.
Il futuro della logistica: intermodalità e sostenibilità
Devis Dori, parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra in Commissione Giustizia alla Camera, ha espresso la necessità di incentivare il trasporto delle merci via treno, promuovendo una “cura del ferro” per ridurre l’uso del trasporto su strada. Ha inoltre evidenziato l’importanza di utilizzare strutture esistenti per la logistica, evitando il consumo di nuovo suolo che contribuisce a problemi ambientali. Sul tema del lavoro nel settore della logistica evidenzia una situazione preoccupante rispetto alle condizioni di lavoro, dipendenti sottopagati e costretti a turni estenuanti di lavoro che mettono a rischio la loro salute e sicurezza.
La voce dei professionisti della logistica
Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Bergamo, ha sottolineato come la maggior parte delle merci in Italia viaggino su strada, con un impatto significativo sull’ambiente e sui costi per i consumatori. Ha evidenziato la necessità di investire in infrastrutture per la logistica al fine di migliorare la competitività delle aziende italiane, impegnate in mercati globali sempre più complessi.
Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, ha concluso il forum logistica mettendo in luce l’eccessiva dipendenza del trasporto su strada in Italia. “I dati confermano che in Italia circolano circa 5 milioni di automezzi pesanti e più dell’86% dei trasporti avviene su gomma. La Germania, ad esempio, è al 64%. C’è la necessità per il settore della logistica di intervenire sulle infrastrutture per far sì che l’intermodalità dei trasporti spinga di più su ferrovie e trasporti via mare e utilizzi quelli su strada solo dagli hub di centralizzazione logistica,” ha affermato Longoni, evidenziando come un approccio intermodale sia non solo ecologicamente necessario, ma anche economicamente vantaggioso.
Il Forum CNPR ha chiaramente evidenziato come la logistica sia un settore strategico per l’Italia, indispensabile per la competitività economica e la sostenibilità ambientale.
Gli investimenti in strade, ferrovie e porti, il miglioramento delle condizioni lavorative e un approccio intermodale sono i pilastri su cui costruire il futuro del settore.
La posizione geografica dell’Italia offre un’opportunità unica che, se sfruttata adeguatamente, potrebbe trasformare il Paese in un hub logistico globale, capace di competere con i principali porti e nodi di trasporto europei. Tuttavia, è necessario un impegno concreto da parte del governo e delle imprese per realizzare questa visione, con strategie chiare e investimenti mirati che guardino al lungo termine.