Mobilità e salute. La sfida della Lombardia
Il convegno alla Fondazione Stelline
Un binomio vincente, una sfida dei tempi attuali. Perché attuare una mobilità sostenibile significa anche salvaguardare salute e ambiente. È stato infatti questo lo spunto principale emerso dall’incontro ‘Salute in movimento. Ipotesi di lavoro – Trasporti, ambiente e l’approccio One Health’ nell’ambito della 19esima edizione di Salute Direzione Nord.
Il convegno si è svolto all’interno della rassegna Direzione Nord, promossa da Fondazione Stelline nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano, e organizzata da Inrete e Fondazione The Bridge con il patrocinio della Regione Lombardia.
I dati di Milano e della Lombardia
Ogni giorno a Milano 1 milione e 300 mila persone usano il trasporto pubblico, con una popolazione di 1 milione e 350mila abitanti.
In Regione, invece, sono 800 mila persone ogni giorno. Un sistema di trasporti che negli ultimi 15 anni è stato migliorato e aumentato.
Gli interventi
“Avere una mobilità interconnessa, muoversi liberamente e tranquillamente, – ha spiegato Franco Lucente, Assessore regionale a a Trasporti e Mobilità Sostenibile – senza la preoccupazione che se si perde un treno non c’è modo di raggiungere una località, sarà il futuro. Da anni lavoriamo per dare un aiuto ai cittadini per raggiungere i posti di cura, supportando un sistema di trasporto fondamentale con la possibilità di viaggiare in tutta Lombardia anche gratuitamente – ha affermato ancora l’Assessore – Abbiamo investito per questo 400mila euro. Pensiamo ad un servizio di car sharing esteso non a un comune ma alla Regione, che consenta di poter utilizzare l’autovettura, per esempio, tra l’aeroporto e Milano”.
“La salute è legata alla possibilità di avere un contesto ambientale che conceda di respirare aria buona, bere acqua dignitosa e avere spazio in cui muoversi – ha sottolineato Arianna Censi, Assessore alla alla Mobilità del Comune di Milano – Coloro che amministrano queste dinamiche hanno la responsabilità di fare la propria parte, anche se non è popolare”.
“La trasformazione deve convivere con un’idea di mobilità sempre più orientata al bisogno del singolo utente – ha aggiunto Andrea Gibelli, Presidente FNM – La tecnologia che stiamo testando su eventi di tipo ricreativo verrà ribaltata per arrivare a definire servizi a bassa capacità motivazionale, come la mobilità da e per gli ospedali. Pensiamo a una persona dimessa che deve rimanere in ospedale per l’assenza di un ‘passaggio’, ciò ha ripercussioni notevoli: costi, gestione degli spazi, liste d’attesa. Quello che immaginiamo è un arcipelago di soluzioni di mobilità che sappia rispondere anche a questo tipo di bisogni”.
Erano presenti all’incontro Marco Giachetti, Presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Giuliano Rizzardini, Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ASST Fatebenefratelli -Sacco.