Mobilità elettrica, abuso di posizione dominante: l’Antitrust contro Enel X Way
Si ipotizza una condotta escludente nei confronti dei concorrenti non integrati attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica. La risposta di Enel
Possibile abuso di posizione dominante nel settore della mobilità elettrica. Questo l’oggetto dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle società del gruppo Enel attive nel settore della mobilità elettrica.
Nel dettaglio, l’Autorità precisa che per i soggetti che operano come CPO Charging Point Operator, Enel X Way Italia ed Ewiva (joint venture con il gruppo Volkswagen), sembra potersi configurare una posizione dominante nei mercati della installazione e della gestione di colonnine per la ricarica elettrica sul territorio nazionale. Si ipotizza infatti una possibile compressione dei margini degli operatori attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica alla clientela finale.
Tali imprese rilevano prezzi “all’ingrosso” per l’accesso alle loro colonnine insufficienti a consentire una redditività minima se comparati con i prezzi al dettaglio praticati ai clienti finali dalla società del gruppo attiva come Mobility Service Providers (Msp) attraverso la propria app Enel X Way.
Secondo l’Autorità ciò avverrebbe sia con riferimento ai prezzi al consumo praticati al dettaglio sia – e ancor più – con riferimento ai cosiddetti pacchetti o offerte flat che consentono di prelevare un certo numero di kWh mensili a una cifra complessiva predeterminata.
“Tale condotta appare idonea ad escludere dal mercato gli operatori MSP attualmente attivi e a limitare l’eventuale ingresso di altri operatori non integrati che potrebbero essere interessati a questo mercato in via di sviluppo, anche per la possibile offerta di nuovi servizi a sostegno della mobilità elettrica di carattere innovativo”, scrive l’Antitrust.
La reazione di Enel X Way
Enel X Way ed Enel X Way Italia fanno sapere di “aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole”.
Le società precisano di avere “sostenuto lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, garantendo costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi nell’interesse dei clienti finali compatibilmente con un difficile contesto di mercato determinato da una forte volatilità dei prezzi dell’energia nel corso del 2022. Tale dinamica di mercato ha condizionato infatti le politiche di prezzo di tutti gli operatori e vedendo eroso i margini di tutti i soggetti operanti sul mercato, ivi compresa Enel X Way, e non solo di quelli che hanno segnalato un presunto abuso di posizione all’Autorità”.
“Le società sono pertanto confidenti di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso del confronto istruttorio con gli uffici dell’Autorità”, concludono.