Mobilità più sostenibile a Torino: presentati i nuovi tram Hitachi
L’obiettivo è garantire l’81% dei viaggi con alimentazione elettrica e una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e particolato
Torino si prepara a un’importante evoluzione nel settore della mobilità urbana con il lancio dei nuovi tram che entreranno in servizio sulla linea 9 a partire dall’11 settembre. L’evento di presentazione ha coinvolto il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti Chiara Foglietta e l’Amministratore Delegato di GTT Serena Lancione. I nuovi tram, prodotti da Hitachi Rail a Napoli, offrono una visione all’avanguardia della mobilità cittadina.
Tram futuristici e sostenibili
I nuovi tram, con una lunghezza di 28 metri e una capacità di fino a 200 passeggeri, sono dotati di tecnologie avanzate e soluzioni progettate per massimizzare l’efficienza, la sicurezza e il comfort.
Il design moderno e innovativo dei veicoli presenta ampie vetrate che aumentano la luminosità interna e offrono una vista panoramica dell’ambiente circostante.
Una rivoluzione per la mobilità di Torino
Grazie a un finanziamento di 175 milioni di euro destinato alla Città di Torino dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, GTT introdurrà 70 di questi nuovi tram. La prima fornitura di 30 veicoli è già in consegna, con il primo tram pronto a entrare in servizio il 11 settembre e altri 14 previsti entro la fine del 2023. I restanti 40 arriveranno tra il 2024 e il 2025. Questa transizione consentirà a GTT di sostituire gradualmente i tram “arancioni” della serie 2800, mantenendone una riserva di circa 10 veicoli.
L’introduzione di questi nuovi tram rappresenta un importante passo verso la realizzazione di un modello di mobilità urbana sostenibile, con l’obiettivo di garantire l‘81% dei viaggi con alimentazione elettrica e una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e particolato.
Inoltre, i nuovi tram sono dotati di caratteristiche progettate per favorire l’accessibilità alle persone con disabilità o a mobilità ridotta, contribuendo a rendere la mobilità pubblica più inclusiva.