Multe all’estero: arriva la stretta dell’Unione Europea
Le multe all’estero dovranno essere pagate entro il 2026. In tutti i Paesi Europei arriverà la nuova riforma sulla sicurezza stradale.
Tante le infrazioni che una volta commesse in un paese straniero e oggetto di multe, dovranno essere pagate anche in Italia. La nuova normativa è in procinto di essere applicata in tutti i Paesi Europei entro i prossimi anni. Di conseguenza, le multe all’estero che riguarderanno una serie di infrazioni, da quelle più comuni a quelle più “gravi”, dovranno essere pagate.
Ad oggi non sono stati ancora dichiarati i tempi per l’entrata in vigore in tutti gli stati aderenti all’UE della nuova riforma sulla sicurezza stradale, sta di fatto che una volta che sarà approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, gli Stati membri avranno trenta mesi per adeguare la propria legislazione e applicarla.
La riforma Europea sulla sicurezza stradale e dunque sul pagamento delle multe prese all’estero, in Italia non entrerà in vigore prima del 2026.
Multe all’estero: sarà punita non solo la guida pericolosa ma anche il parcheggio selvaggio
Secondo una recente statistica elaborata dalla UE, le multe e le infrazioni commesse all’estero sono sempre più frequenti.
A oggi sembra che circa il 40% delle infrazioni commesse al di fuori dei confini della propria nazione, non siano sanzionate e quindi pagate.
L’attuale normativa prevede che, a oggi, all’estero siano oggetto di multa le seguenti infrazioni:
- eccesso di velocità
- guida in stato di ebbrezza
- mancato rispetto della segnaletica stradale (passaggio con il semaforo rosso etc…).
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Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla sicurezza stradale, anche le seguenti infrazioni commesse all’estero saranno sanzionate:
- i sorpassi in tratti non consentiti (doppia striscia, curve pericolose e strette)
- l’ingresso in zone a traffico limitato
- il parcheggio in zone non consentite o delimitate
- l’omissione di soccorso.
Ciascun Stato estero avrà undici mesi di tempo per rilevare e notificare la multa, questa dovrà contenere indicazioni chiare, prevista la doppia lingua (quella della nazione estera dove è stata commessa l’infrazione e quella della nazione di residenza), il luogo e oggetto dell’infrazione.
Sarà possibile fare ricorso, in questo caso il Paese straniero dovrà rispondere entro il termine di due mesi dalla ricezione della contestazione.
Nel caso la multa all’estero sia di importo superiore ai 70 euro, il Paese straniero potrà incassare e riscuotere direttamente la somma, occupandosi della riscossione.
Non è prevista alcuna attività di intermediazione di agenzie private o statali.